Accadde oggi, 6 gennaio 1911: l’Italia del calcio in azzurro. I calciatori della Nazionale indossarono per la prima volta la maglia azzurra in un’amichevole contro l’Ungheria. Da quel giorno, l’azzurro verrà adottato come colore per la rappresentativa nazionale italiana di ogni sport.
Accadde oggi, 6 gennaio 1911: l’Italia del calcio in azzurro
Dunque, la prima disciplina sportiva ad adottare la maglia azzurra quale simbolo di appartenenza all’Italia, fu il calcio. All’esordio, avvenuto nel 1910, fu utilizzata una divisa di colore bianco con polsini e collo inamidati e nastro tricolore appuntato sopra. Questo perchè non si era ancora raggiunto l’accordo sulla divisa ufficiale; pertanto si decise di non colorarla, lasciandola di un colore neutro come il bianco.
La prima volta della maglia azzurra
6 gennaio 1911: la nazionale italiana indossa per la prima volta la maglia azzurra con grande croce sabauda sulla zona sinistra del petto. La divisa bianca venne sostituita da quella azzurra quando, all’Arena Civica di Milano, si disputò un’amichevole tra la nazionale italiana e quella ungherese: gara vinta 1-0 dai magiari (nella foto: la nazionale di calcio del 1994).
La maglia bianca non venne accantonata completamente ma rimase come seconda divisa
Sulla scelta del colore azzurro sono state fatte varie ipotesi. La prima è che fosse ripreso dai colori della nazionale francese (anche se questa indossa in realtà il blu e non l’azzurro); la seconda è che fosse ispirata al colore dei mari (e del cielo) italiani; la terza è che si fosse casualmente scelto un colore alternativo al bianco a causa della forte nevicata avvenuta in mattinata e del clima nebbioso esistente in città in occasione della partita contro gli ungheresi (il bianco avrebbe infatti confuso i giocatori italiani con l’ambiente circostante).
Perchè la maglia azzurra
In realtà, le fonti storiche spiegano come l’azzurro sia stato scelto in onore di Casa Savoia, dinastia regnante all’epoca in Italia, in quanto rappresentava il colore del loro casato fin dal 1360: il blu Savoia, un azzurro molto intenso. Questo, a sua volta, era stato desunto dalla tinta del manto di Maria Vergine, tradizionalmente di colore azzurro, a cui la casata era devota. A riprova delle origini monarchiche, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda: croce bianca in campo rosso.
Dal calcio agli altri sport
Il nuovo colore impiegò qualche anno ad affermarsi anche nelle altre nazionali italiane. Infatti ai Giochi della V Olimpiade nel 1912, il colore più usato fu ancora il bianco; utilizzo che persisterà anche negli anni successivi nonostante il CONI (nato nel 1914) avesse fin dall’inizio raccomandato l’adozione della nuova maglia. Solo a partire dai Giochi della X Olimpiade (1932) tutti gli atleti adotteranno l’azzurro. Dal 1927, inoltre, sulla maglia azzurra comparve anche il fascio littorio, simbolo del regime fascista che dal 1922 governava l’Italia, e che andò ad affiancarsi allo stemma sabaudo. Poi, nel secondo dopoguerra, il simbolo fascista e quello sabaudo scomparvero per far posto allo scudetto tricolore.
La storia, anche la storia dello sport, su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.