No vax in terapia intensiva, arrivato i dati della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).

No vax in terapia intensiva, ecco quanti sono

Nella settimana tra il 28 dicembre e il 4 gennaio il tasso di crescita dei ricoveri Covid negli ospedali sentinella Fiaso ha avuto una accelerazione del 25,8%. La proporzione tra pazienti vaccinati e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età va dai 18 agli 83 anni.  I vaccinati in terapia intensiva sono il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino. Per l’85% dei casi sono persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.

Aumentano i ricoveri tra i bambini

Nella settimana 28 dicembre-3 gennaio, nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella, il numero dei bambini ricoverati è passato da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni ed è dunque in una fascia di età non vaccinabile.

Il commento di Salvatore Giuffrida

Secondo il Direttore generale dell’Ircss San Martino di Genova, Salvatore Giuffrida, “a differenza di un anno fa non siamo in lockdown e questo, abbinato alla contagiosità elevatissima del virus, sta creando una pressione fortissima sia sul percorso sporco che, soprattutto, sul percorso pulito. I cittadini chiedono giustamente di essere curati anche per patologie non Covid e, pur se positivi ma senza sintomatologia, arrivano in ospedale per altre malattie o per altri problemi. Penso a tutte le donne in gravidanza che necessitano di assistenza in ostetricia ma sono positive al Covid”.