Con l’inizio del 2022 arrivano i saldi invernali. L’appuntamento è atteso non solo da tutti gli amanti della moda, ma anche e da chi aspetta gli sconti periodici per acquistare qualche capo di vestiario di cui ha bisogno. Secondo Confesercenti 4 italiani su 10 spenderanno in media 120-150 euro. Il giro d’affari complessivo, in base alle stime di Confcommercio, supererà i 4,2 miliardi.

Inizio saldi invernali: il calendario delle regioni

Sicilia e Basilicata hanno fatto da apripista il 2 gennaio, seguite il 3, dalla Valle D’Aosta. Parte oggi 5 gennaio la stagione dei saldi in tutte le altre Regioni italiane, con l’unica eccezione del Trentino-Alto Adige.

Attenzione alle truffe

Per comprare in modo sicuro, la Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base per il corretto acquisto degli articoli in saldo.

Tutti i commercianti hanno l’obbligo di esporre nei negozi, accanto a ogni prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale di sconto praticata. È invece facoltativo, esporre il prezzo di vendita che è il risultato dello sconto praticato. I ribassi devono essere veritieri sia nelle pubblicità sia sui cartellini all’interno dei negozi.

I prodotti in saldo devono essere separati da quelli in vendita a prezzo normale, e se non fosse possibile deve comunque essere evidente mediante cartelli o altri mezzi che si tratti di prodotti a prezzo ribassato.

Il cliente ha sempre il diritto di richiedere la sostituzione di un articolo che risultasse difettoso o il rimborso del prezzo pagato: per fare ciò occorre però presentare lo scontrino.

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è  lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Il confronto con il periodo pre-Covid

Rispetto ai saldi invernali 2020 siamo indietro di 900 milioni di euro – spiega Massimo Torti, segretario generale Federmodaitalia Confcommercio. Lo scontrino medio pro capite passa dai 111 euro del 2021 ai 119 euro di quest’anno, ma sarà ancora inferiore di 21 euro rispetto al 2020, quando era pari a 140 euro”.

Anche gli sconti sono “ben lontani dai valori pre-pandemia” rileva l’Unione Nazionale Consumatori- sebbene più appetibili rispetto a quelli praticati nel 2021 sono però inferiori a quelli pre-lockdown del gennaio 2020.