Accadde oggi, 5 gennaio 1895: ergastolo per Dreyfus. L’Affare Dreyfus fu il maggiore conflitto politico e sociale della Terza Repubblica transalpina, scoppiato in Francia alla fine del XIX secolo. Uno scandalo che divise il Paese dal 1894 al 1906. Un Paese spaccato in due dalle accuse di tradimento e spionaggio a favore della Germania avanzate nei confronti del capitano alsaziano di origine ebraica Alfred Dreyfus: il quale era innocente ma inizialmente fu degradato e condannato all’ergastolo sull’Isola del Diavolo nella Guyana francese. Gli storici sono concordi nell’identificare la vera spia nel maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy.
Accadde oggi, 5 gennaio 1895: ergastolo per Dreyfus
L’Affare Dreyfus rappresentò lo spartiacque nella vita oltralpe dell’epoca, tra i disastri della guerra franco-prussiana e lo scoppio della Prima guerra mondiale. Costrinse alcuni ministri a dimettersi, creò nuovi equilibri e raggruppamenti politici, spinse a un tentato colpo di Stato. Si crearono e scontrarono, nell’arco di due decenni, due campi profondamente opposti: i “dreyfusardi”, che difendevano l’innocenza di Dreyfus , e gli “antidreyfusardi”, convinti della sua colpevolezza. Tra i difensori di Dreyfus si distinse Émile Zola con il suo intervento giornalistico denominato “J’accuse” (nella foto: una riproduzione del giornale ‘L’Aurore’ realizzata per il centenario dell’Affare Dreyfus).
Uno storico errore giudiziario
La condanna di Dreyfus fu un errore giudiziario, avvenuto nel contesto dello spionaggio militare, dell’antisemitismo che imperversava all’epoca nella società francese, e in un clima politico avvelenato dalla perdita recente dell’Alsazia e di parte della Lorena, subita per opera dell’Impero tedesco di Bismarck nel 1871. Lo scandalo giudiziario si allargò per gli elementi di falsificazione delle prove portati al processo, gli intrighi e la coriacea volontà dei più alti vertici militari di Francia nell’impedire la riabilitazione di Dreyfus.
Francia divisa
Mentre giornali e politici antisemiti, ambienti ecclesiastici e monarchici istigarono ampi settori della società transalpina contro Dreyfus, i pochi difensori della sua innocenza vennero a loro volta minacciati, condannati o dimessi dall’esercito. Emile Zola si rifugiò all’estero, il maggiore Marie-Georges Picquart, capo dei servizi segreti militari e figura centrale nella riabilitazione di Dreyfus, fu prima degradato e trasferito in Africa, e poi arrestato e condannato. Solo grazie a un compromesso politico, Dreyfus fu graziato e liberato nel 1899. Ci vollero altri anni per ottenere la riabilitazione civile e il suo reintegro nell’esercito nel 1906. Mentre Picquart fece carriera militare (divenne generale) e politica diventando ministro della guerra nel primo governo Clemenceau.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.