Votazione presidente della Repubblica: c’è la data. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato il Parlamento in seduta comune, lunedì 24 gennaio, alle ore 15, per eleggere il nuovo capo dello stato.
Votazione presidente della Repubblica, come funziona
Il presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune con 630 deputati e 321 senatori, oltre a 58 grandi elettori scelti dai Consigli regionali. Ogni regione ne nomina tre, due della maggioranza e uno dell’opposizione, solo uno per la Valle d’Aosta. Il voto è a scrutinio segreto. Nelle prime tre votazioni serve il quorum qualificato dei due terzi: cioè 673 elettori su 1009. Dal quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta: 505 elettori su 1009.
La chiama
Vengono chiamati prima i senatori, poi i deputati e i delegati regionali. La “chiama” viene fatta due volte. Si vota in cabine chiamate “catafalchi”. Bisogna scrivere il nome del candidato sulla scheda consegnata dal commesso, timbrata e firmata dal segretario generale di Montecitorio. Dopodichè la scheda viene messa in un’urna chiamata “insalatiera”. Lo spoglio spetta al Presidente della Camera che legge in Aula i nomi dei candidati votati. I funzionari della Camera e i componenti dell’ufficio di presidenza di Montecitorio fanno da scrutatori contando i voti.
Il mandato
Il mandato del Presidente comincia a decorrere del giorno in cui egli entra nell’esercizio delle sue funzioni, ovvero da quando presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.