Omicron e tamponi rapidi, l’affidabilità cala. Nonostante la cosa ai tamponi antigenici che stiamo vedendo da qualche settimana a questa parte in Italia, emergono molti dubbi sulla sensibilità di questi test riguardo all’individuazione della variante Omicron. Per Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza, “se prima ai test antigenici rapidi poteva sfuggire il 20% dei positivi, ora siamo ad almeno il doppio”.

Omicron e tamponi rapidi, il parere di Ciccozzi

Sul tema si è espresso anche il prof. Massimo Ciccozzi, direttore dell’unità epidemiologica all’Università Campus Biomedico di Roma, intervenuto su Cusano Italia TV. “I tamponi rapidi funzionano nel momento in cui voglio fare uno screening -ha affermato Ciccozzi-. Se ho una comunità chiusa come la scuola faccio i tamponi rapidi e subito, nell’arco di pochissimo tempo, vedo com’è la situazione. La stessa cosa in aeroporto. Se io però vado a fare il tampone singolarmente, perché devo andare ad una festa è assolutamente inutile perché c’è un 30-40% di falsi negativi. Quindi rischiamo che se facciamo un tampone rapido che risulta falso negativo, io vado a quella festa da positivo e rischio di contagiare. Questa corsa al tampone personalizzato non ha alcun senso. Se una persona ha i sintomi deve fare un tampone molecolare, ma devono esserci i sintomi”.

Omicron meno aggressiva

“La variante Omicron è estremamente contagiosa, ha una contagiosità molto vicina a quella del morbillo –ha affermato Ciccozzi-. Abbiamo delle percentuali di prevalenza molto alte dalla Omicron, anche se la Delta ancora c’è e alcune infezioni sono ancora legate alla vecchia variante. Quelle da variante omicron sono più lievi, per questo si dice che il virus si stia ‘raffreddorizzando’, sta iniziando il suo adattamento all’uomo e quindi sta diventando un normale coronavirus. Potrebbe volerci molto tempo o magari basterà quest’anno per completare l’adattamento, dipenderà molto dalla pressione che noi faremo, tra mascherine e vaccino. Queste due pressioni faranno sempre di più in modo che il virus andando avanti si endemizzi e diventi sempre di più un nostro normale compagno di viaggio, un coronavirus normale che ci darà un po’ di raffreddore, un po’ di mal di gola, una febbricola. Non riusciremo ad eradicarlo come la Sars, che fece un altro spillover e sparì”.

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