I primi giorni del nuovo anno si stanno consumando e l’Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori ha già lanciato l’attacco ai saldi di inizio anno, la frenetica corsa al risparmio diventa un luna park e i commercianti talvolta sono restii a rispettare le leggi.
Aduc. I saldi un lunapark, i commercianti restii a rispettare le leggi
“Ecco i saldi. Sì, ci sono ancora. A partire da domenica 2 gennaio partiranno in Basilicata e Sicilia, seguite dalla Valle d’Aosta il 3, mentre nel resto d’Italia è mercoledì 5. La Confesercenti diffonde una sua indagine su propensioni di acquisto per 4 consumatori su 10 con un budget medio di 150 euro. Tutti coloro che avranno ancora qualche soldino dopo le abbuffate di acquisti di dicembre, e non saranno confinati per quarantene varie o timorosi di infezione da omicron e non solo, ammesso che i negozi siano aperti perché il personale e/o gestori non sono in quarantena… per tutti questi, è tradizione che i saldi possano essere occasione di risparmio.”
I saldi: una tradizione delle feste
Comincia così la nota di Aduc, che si richiama all’antica antica tradizione di un risparmio che non conosceva i black friday, l’online, i cyber monday, i single day, le promozioni di 365 giorni, etc… perché, per l’appunto, “i saldi sono una cosa antica che esisteva prima che il mondo fosse avvolto dalle fibre ottiche e dai virus. E l’antico ha un suo fascino, soprattutto per le istituzioni che continuano a decidere (coi soldi nostri) date e regole in un mercato in cui le stesse date e regole non solo non esistono più, ma se ci fosse un qualche accenno d’esistenza sarebbe un’ulteriore mazzata al commercio.”
Dalla parte del consumatore
Fatta questa premessa, Aduc continua a sostenere il consumatore. “Va da sé che se qualcuno vuole e può provare – dice, – i saldi sono un’altra occasione di presunto risparmio.Presunto? Certo: chi controlla che il prezzo su cui viene applicato lo sconto non fosse più basso prima del saldo?”
Poi l’accenno ai vigili urbani, “ma qualcuno ce li vede i vigili (quelli non in quarantena) che si prodigano in siffatte operazioni di controllo? Suvvia… I saldi sembra che siano una tradizione essenzialmente ‘da passeggio’: girar per vetrine e scaffali, piuttosto che online (dove i ‘saldi’ ci sono 365 giorni all’anno).”
Tra le vetrine e gli scaffali sempre più colorati e invitanti per l’occasione, l’Aduc sferra il suo attacco finale, considerando la corsa consumistica al risparmio un luna park per chi ha ha tempo, desiderio e ‘necessità’, e i commercianti dei bottegai talvolta riluttanti a rispettare le leggi: “ché la merce che non è quella decantata in vetrina e/o pubblicità, il consumatore la può cambiare o avere i soldi indietro, tutti!”.