Capodanno è arrivato e il 2021 lascia così il posto al 2022, che tutti noi speriamo sia molto diverso dagli ultimi due anni appena trascorsi. I presagi non sono dei migliori, con il Covid-19 che continua a condizionare le festività, tra aumenti dei contagi e nuove regole di comportamento per prevenire la diffusione del virus.
In un clima simile, il cinema può fornire un conforto, mostrandoci scene segnate dall’ottimismo e dalla speranza per il futuro, con l’amore che trionfa e il classico happy end. Ma per chi non avesse troppa voglia di festeggiare, un capolavoro del cinema statunitense fornisce la scena perfetta per ignorare i fuochi d’artificio.
Capodanno memorabile sul grande schermo, tra favole, malinconia e storie d’amore
Radio Days (1987)
Iniziamo con una commedia firmata dal maestro Woody Allen.
Un film nostalgico venato dal rimpianto per un tempo irripetibile, quello del trionfo della radio sulla televisione, destinato a svanire di lì a poco.
L’ennesimo omaggio nichilista e malinconico alla sua New York.
Ghostbusters 2 (1989)
Capodanno può essere anche sinonimo di favola, e quella di Ghostbusters è sicuramente una fiaba dei tempi moderni, rinnovata dall’ultimo capitolo Ghostbusters: legacy, arrivato al cinema nelle ultime settimane del 2021.
Alla fine del secondo episodio, quando tutto sembra perduto e la minaccia spettrale del terribile Vigo il Carpatico sembra inarrestabile, proprio i buoni sentimenti dei cittadini di New York, radunati per i festeggiamenti dell’ultima notte dell’anno, riusciranno ad animare nientemeno che la Statua della Libertà per far trionfare gli Acchiappafantasmi.
Fantozzi (1975)
Ma il capodanno più drammaticamente esilarante è senza dubbio quello celebrato dal ragionier Ugo Fantozzi e dai suoi colleghi dell’Ufficio Sinistri nella prima pellicola della serie firmata da Luciano Salce nel 1975.
Cenone da discount, camerieri iracondi e un’orchestra sottopagata che anticipa di due ore lo scoccare della mezzanotte per arrotondare andando a lavorare altrove: impossibile immaginare qualcosa di diverso per il personaggio creato da Paolo Villaggio.
L’appartamento (1960)
Altrettanto malinconico è il veglione in cui si trova coinvolta Shirley McLaine nelle scene finali del film di Billy Wilder. Proprio quella malinconia renderà la donna consapevole del suo amore per Bud Baxter (interpretato da Jack Lemmon).
Il classico di Wilder, vincitore di cinque premi Oscar, è un manifesto di tutte le storie d’amore cinematografiche che sembrano destinate a non conoscere lieto fine ma che, proprio nell’ultima notte dell’anno, trovano il loro compimento.
Harry ti presento Sally (1989)
E, a proposito di storie d’amore, quella tra Harry e Sally (Billy Crystal e Meg Ryan) nel film di Rob Reiner è, senza dubbio, una delle più viste e riviste nel periodo delle feste.
I due si rincorrono per tutto il film, passano per una feroce antipatia prima di approdare a un’amicizia unica, prima di arrivare al capodanno che chiude il film. Qui, Harry confessa a Sally il suo amore, con New York a far loro da sfondo, e con una delle dichiarazioni d’amore più citate della storia del cinema: “Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi ecc ecc…”
Infine, per cinici e disillusi…
Il Padrino Parte II (1974)
Chiudiamo questa nostra rassegna con un pensiero per chi non avesse troppa voglia di festeggiare. Ebbene sì, c’è un film anche per voi, e parliamo di un vero e proprio capolavoro.
Perché baciare qualcuno allo scoccare della mezzanotte non sempre è sinonimo di amore eterno. E questo è vero anche quando il bacio è tra fratelli. Nel secondo film della trilogia de Il Padrino, il tradimento di Fredo (interpretato da John Cazale) viene scoperto da suo fratello Michael Corleone (Al Pacino) proprio durante la notte di capodanno. Il bacio tra i due equivale a una sentenza di morte, secondo i codici senza scrupoli della mafia italiana raccontati dalla saga epica di Francis Ford Coppola.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.