La terza dose protegge da Omicron. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dalle riviste Nature Medicine e Cell. Per neutralizzare la variante Omicron due dosi di vaccino non bastano. Se però si effettua il booster gli anticorpi generati sono in grado di bloccare il virus.

La terza dose protegge da Omicron

Grazie alla dose booster, gli anticorpi generati sono in grado di neutralizzare efficacemente la variante Omicron, riportando la protezione dal contagio e dalla malattia grave a livelli elevati. Mentre cominciano ad arrivare i primi dati sul campo relativi alla protezione conferita dalla dose booster (la protezione da malattia grave si attesta tra l’80% e l’85%), gli studi di laboratorio sulla capacità neutralizzante degli anticorpi dopo la dose booster cominciano a farsi robusti con risultati decisamente confortanti.

Due dosi non bastano

Dopo 2 dosi di vaccino Pfizer/BioNTech, l’attività neutralizzante contro il virus originario diminuisce di 4 volte nel periodo di 5 mesi (da 546 a 139) e contro Omicron solo il 30-37% dei campioni ha mostrato una neutralizzazione rilevabile. Sono i dati che arrivano da uno studio condotto dall’università di Colonia con altri atenei tedeschi, sottoposto a peer-review e accettato per la pubblicazione su ‘Nature”. Dopo 2 dosi di vaccino Pfizer/BioNTech, l’attività neutralizzante contro il virus originario era diminuita di 4 volte nel periodo di 5 mesi (da 546 a 139) ed è fortemente aumentata con il richiamo. Lo studio dimostra quindi che “i booster possono essere fondamentali per la risposta immunitaria umorale” verso il mutante.

Leggi anche: Validità Green pass seconda dose, ecco le nuove tempistiche