La domanda di mascherine ffp2 esplode in Italia. L’introduzione dal 23 dicembre dell’obbligo di usarle sui mezzi di trasporto pubblico, oltre che in alcuni luoghi chiusi o a rischio assembramento, ha favorito una corsa all’acquisto. Ora, con le nuove regole sulla quarantena, chi ha avuto un contatto con un positivo dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina Ffp2 per i 10 giorni successivi al contatto. A fronte di una impennata delle richieste e per evitare le speculazioni del passato, il governo ha chiesto alla struttura commissariale di stipulare una convenzione con le farmacie per calmierare il prezzo dei questi dispositivi.
Mascherine ffp2 prezzo calmierato. Speculazione già iniziata
A denunciare il rischio speculazione Consumerismo No profit, che segnala come in molte zone d’Italia tale tipologia di mascherine sia praticamente introvabile, con conseguenti effetti sui listini praticati al pubblico. “Così come accaduto all’inizio della pandemia, anche oggi assistiamo a ritocchi al rialzo dei prezzi per prodotti indispensabili ai consumatori, come le Ffp2 – spiega il presidente Luigi Gabriele – Tale tipologia di mascherine, che prima si poteva acquistare a meno di 1 euro al pezzo, oggi in molti negozi viaggia verso i 3 euro. Ma segnalazioni di aumenti arrivano anche per i tamponi “fai da te” venduti in negozi e supermercati e per quelli realizzati da laboratori privati. La corsa all’acquisto di tali prodotti ha fatto sì che in alcune zone d’Italia le mascherine Ffp2 inizino a scarseggiare, con effetti diretti sui listini praticati al pubblico”. In attesa dell’intervento della struttura commissariale, l’associazione invita tutti i cittadini a segnalare rincari anomali dei prezzi inviando una segnalazione alla pagina Contattaci – CONSUMERISMO
Attenti a cosa si acquista
Le mascherine ffp2 hanno un valore protettivo anche per chi le indossa. Per questo è importante che aderiscano bene al viso. “I consumatori – spiega Luigi Gabriele ai microfoni di Radio Cusano Campus – dovrebbero scegliere un prodotto italiano o americano. I dispositivi cinesi realizzati per i visi asiatici, sono diversi dai nostri, anche per dimensioni. Questo potrebbe inficiare un’adeguata copertura del viso e la giusta protezione. All’inizio della pandemia avevamo problemi di produzione a livello nazionale. Oggi non è più così. In Italia sono moltissime le aziende che fabbricano le mascherine e i consumatori possono scegliere.”
Come si riconoscono le mascherine ffp2 prodotte in Europa?
“KN per esempio non è un’indicazione di provenienza italiana o europea. Attenzione anche al marchio CE, spesso confuso con quello di China Express, differente dal simbolo europeo per distanza tra i caratteri. Chi desideri acquistare un prodotto che risponda alla normativa europea dovrà fare attenzione a distinguere bene la proporzione delle lettere all’interno del marchio.”