Super green pass mezzi pubblici. Il certificato verde rafforzato – rilasciato a vaccinati e guariti – dal 10 gennaio sarà necessario per prendere tutti i tipi di mezzi di trasporto, fino alla fine dello stato di emergenza, il 31 marzo 2022. Una misura prevista all’interno dell’ultimo decreto Covid. L’obbligo del Super green pass si aggiunge a quello delle mascherine FFP2, deciso dal Governo attraverso il cosiddetto decreto festività. Questo tipo di mascherine deve essere indossato sui mezzi di trasporti a lunga percorrenza, quindi treni AV, aerei, navi, e su quelli del trasporto pubblico locale, autobus, metro e tram. Non è sufficiente, quindi, coprire naso e bocca con le mascherine chirurgiche.
La difficoltà dei controlli
Le disposizioni sono chiare ma la domanda sorge spontanea: “Vengono controllati i trasgressori? Chi richiede il Super green pass ai passeggeri?”. La situazione è complessa da gestire, i controlli sono sporadici, se non inesistenti. Secondo l’Associazione nazionale degli utenti di servizi pubblici Assoutenti servirebbe l’intervento dell‘Esercito per incrementare i controlli sul rispetto delle nuove disposizioni e sul green pass. E’ intervenuto sul tema, ai microfoni di Radio Cusano Campus, Daniele Fuligni, segretario della FILT CGIL Roma e Lazio. Fuligni ha denunciato il mancato controllo sui mezzi pubblici della capitale e soprattutto la condizione di pericolo che vivono quotidianamente i controllori di Atac, l’azienda del trasporto pubblico locale di Roma, che dovrebbero verificare il nuovo certificato verde e l’utilizzo della mascherina FFP2.
Chi effettua i controlli per l’obbligo Ffp2?
Inizialmente abbiamo spinto per far intervenire le forze dell’ordine insieme ad Atac vista la mancanza di personale e l’impossibilità di effettuare i controlli in maniera autonoma. Soprattutto in uscita della metropolitana erano stati approntati quindi dei filtri per i passeggeri presenti negli hub più importanti di Roma. Dopo poche settimane però abbiamo riscontrato un allentamento sempre maggiore dei controlli. Per il personale addetto alla verifica, nell’ordine delle 200 unità per l’intero territorio capitolino, rimane al momento impossibile verificare l’effettivo rispetto delle norme vigenti. Non ci sono, praticamente, più controlli”.
Un problema però da non sottovalutare oltre la mancanza di organico è rappresentato dalla mancanza di sicurezza per il personale che controlla. Le problematiche quindi sono aumentate?
Le aggressioni, vista anche della psicosi che si è venuta a creare con la pandemia, sono decisamente aumentate. Tutto questo è legato anche ad una città come Roma dove il servizio non è molto efficiente, questo mix ha provocato quindi degli episodi di violenza verso chi controlla sia il regolare svolgimento del servizio sia le nuove disposizioni di legge. Per questo motivo avevamo chiesto un intervento più massiccio delle forze dell’ordine, vista anche la loro preparazione a gestire determinati eventi. L’umore del personale al momento è nero, tra incertezze, paure, rabbia, anche perché vige tanta preoccupazione nel settore.
L’aumento dei costi visto l’obbligo delle Ffp2
Ultima questione, vista l’obbligatorietà delle mascherine Ffp2, è il costo e il fenomeno dell’aumento dei prezzi. Vista la speculazione sui dispositivi di protezione individuale a cui abbiamo assistito a inizio pandemia, con mascherine e guanti che venivano venduti a costi assurdi, il Governo è voluto correre ai ripari immediatamente. Se nei supermercati e on line il prezzo delle FFP2 è contenuto il discorso è diverso per le farmacie. L’impegno del Consiglio dei Ministri per trovare un prezzo calmierato è stato affidato al Generale Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, al quale spetterà una discussione con le rappresentanze correlate per arrivare ad un accordo. Ci vorrà del tempo.
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