Capienza stadi covid, si cambia ancora. Nel nuovo decreto covid, il governo ha di nuovo messo mano alla capienza di stadi e palazzetti dello sport. Il massimo livello di riempimento torna a essere quello di metà degli spalti, il 50 per cento con la soluzione a scacchiera in vigore prima dell’estensione al 75 per cento che è attualmente in vigore.
Capienza stadi covid
Vista l’impennata dei contagi, il governo ha deciso di ridurre la capienza degli impianti sportivi. Quelli all’aperto (come gli stadi di calcio) potranno ospitare fino al 50% della capienza. Quelli al chiuso (come i palazzetti) si fermeranno al 35% della capienza massima consentita. In generale, si devono prevedere percorsi separati di entrata e uscita degli spettatori ed evitare che si creino assembramenti sugli spalti (per questo i posti devono essere numerati).
Ingresso con super Green pass
Confermate le modalità di ingresso allo stadio. Si entrerà con il green pass rafforzato, quindi sarà necessario essere stati vaccinati (il green pass scatta dopo 15 giorni dalla prima dose) o guariti dal Covid da meno di sei mesi. I nuovi limiti dovrebbero entrare in vigore già dalla ripresa del campionato di serie A prevista per il 6 gennaio.
Obbligo vaccinale per sport di squadra
Altra novità importante è l’allargamento dell’obbligo di green pass rafforzato per gli sport di squadra all’aperto, quindi in tutto il mondo del calcio – a partire dalla Serie A fino al calcio a 5 – si stabilisce di fatto l’obbligo vaccinale. Non è più una questione di spogliatoio o di palestre o di impianti al chiuso, il requisito vale per tutte le discipline di squadra. Quindi, non si potrà più scherzare. I no-vax non potranno più prendere parte ad alcuna attività agonistica e si tratta di una novità sostanziale visto che non sono previste deroghe per i professionisti.