Le lenticchie, considerate un tempo la carne dei poveri, in quanto ricche di sali minerali, vitamine e fibre, sono dei
legumi appartenenti alla famiglia delle Papilionacee. Secondo recenti studi è il legume più antico coltivato dall’uomo, e sembrerebbe anche che le prime tracce risalgano al 7000 a.C.

La storia delle lenticchie

Per quanto riguarda il loro consumo le prime notizie riferiscono che in Turchia ne facessero uso già a partire dal 5.500 a.C. Anche nella Bibbia e nelle tavole degli antichi greci e romani non mancavano mai e, dato il loro grande valore nutritivo, erano utilizzate dalle persone meno abbienti.
Soprattutto nel Medioevo e nei periodi di carestia, quando il cibo scarseggiava, le lenticchie sostituivano facilmente un pasto completo, fornendo il fabbisogno necessario per migliorare le condizioni di salute della popolazione. Ancora oggi rappresentano la scelta più gettonata per chi non vuole mangiare la carne, come vegetariani e vegani.

Credenze popolari

In Italia le lenticchie sono molto utilizzate in cucina. C’è però un’usanza la cui tradizione si è radicata nel tempo: mangiare il cotechino con le lenticchie il giorno di San Silvestro (leggi la ricetta su in-cucina).
Quando si festeggia la fine di un anno e l’arrivo di un altro ci si augura sempre che quello nuovo possa essere migliore del precedente, facendo buoni propositi. Gli italiani, popolo dalle mille superstizioni, riconoscono in questo rito, la speranza di avere fortuna e soldi.

Lenticchie per l’ultimo dell’anno

La forma della lenticchia ricorda quella delle monete d’oro ed anche la cottura, attraverso cui aumentano di volume, fa pensare ad una crescita e di conseguenza ad una maggiore ricchezza. Sono questi i due motivi per cui le lenticchie, ancora oggi rappresentano opulenza.
Oggi, con il passare dei secoli la tradizione si è evoluta, per cui chi prepara il cenone di Capodanno, cucina anche le lenticchie, da mangiare a mezzanotte, subito dopo il brindisi per l’anno nuovo.

La ricetta della tradizione, lenticchie in umido

Mettete le lenticchie secche a bagno in acqua fredda per alcune ore o tutta la notte. Trascorso il tempo necessario, scolatele e sciacquatele sotto acqua corrente. Preparate ora il trito di sedano, carota e cipolla e fate soffriggere in un tegame con l’olio. Unite poi le lenticchie, fatele tostare a fiamma alta per alcuni minuti. Aggiungete il pomodoro,  potete utilizzare la passata o i pomodori pelati, dopo alcuni minuti, aggiungete l’alloro e il brodo: cominciate con due mestoli e aggiungetelo man mano che si asciuga. Fate cuocete per circa 40-50 minuti: le lenticchie dovranno essere morbide ma non dovranno sfaldarsi. Aggiungete sale e pepe 5 minuti prima di ultimare la cottura. Servite ben calde o tiepide aggiungendo un altro giro d’olio e una foglia di alloro, se preferite. Le vostre lenticchie in umido sono pronte per essere gustate.

lenticchie

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