Coronavirus Italia: impennata di contagi. Lo certifica, il consueto rapporto della Fondazione Gimbe, che nei dati pubblicati registra un aumento dei casi pari al 80,7%. Una percentuale enorme che mostra come in questo periodo di festa il Covid si sia diffuso in maniera importante.

Coronavirus Italia: impennata di contagi

Oltre ai contagi, secondo la Fondazione Gimbe aumentano anche i decessi (+ 16%) e i ricoveri in terapia intensiva (+13%). La variante Omicron impone quindi di spingera al massimo sulle vaccinazioni. Su questo però un dato genera preoccupazione, quello del crollo dei vaccinati over 12, dove si regstrano – 47,5% di vaccinati. Si deve assolutamente scongiurare un sovraccarico degli ospedali, anche perché la corsa ai tamponi per inseguire i contagi , il paese é a rischio paralisi. .

Dati vaccinazioni

Sul fronte vaccinazioni l’81% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, ma le persone non vaccinate restano 9,44 milioni di cui 2,34 milioni di over 50 e 3,42 milioni dellla fascia 5 11 anni.

Per quanto riguarda le terze dosi, il tasso di copertura è al 58,9%, con ovviamente rilevanti differenze regionali

Dati Gimbe e caos tamponi

Il monitoraggio della Gimbe, evidenzia che nella settimana dal 22 al 28 dicembre, si sono registrati aumenti di contagi in tutte le regioni italiane. Unica eccezione la Provincia di Bolzano.

Sulla questione tamponi, secondo Gimbe siamo al caos. La Fodazione rileva la presenza di troppi falsi negativi dei tamponi antigenici, con l’emersione di un numero enorme di casi, che rischia di portarci a un lockdown di fatto, indipendentemente dalla modifica delle regole sulla quarantena. Nelle ultime due settimane il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 della settimana 8-14 dicembre a 5.175.977 della settimana 22-28 dicembre (+38%), per l’incremento sia dei tamponi rapidi (+1.018.733; +38,7%) che di quelli molecolari (+406.440; +36,3%) . L’aumentata attività di testing, tuttavia, è solo una delle determinanti della crescita dei nuovi casi: dalla seconda metà del mese di dicembre, infatti, si rileva da un lato una vera e propria impennata del tasso di positività dei tamponi antigenici rapidi (la media mobile a 7 giorni è salita dallo 0,8% del 14 dicembre al 2,8% del 28 dicembre) dall’altro un netto aumento del tasso di positività dei tamponi molecolari (la media mobile a 7 giorni è passata dal 9,5% del 14 dicembre al 15% del 28 dicembre) .

Le conclusioni di Cartabellotta

«Questi dati – commenta il Presidente di Gimbe Nino Cartabellotta– dimostrano una notevole crescita della circolazione virale sia per la progressiva espansione della variante omicron, molto contagiosa, che per l’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane».

Un dato sicuramente positivo, che mette in evidenza Cartabellotta è  che “si registra una notevole riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi che consegue a vari fattori: identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, meno soggetta a forme severe di malattia. Inoltre, nelle prossime settimane, si potrà valutare anche la possibile minor virulenza della variante omicron.”

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