Quarantena contatti stretti: cambiano le regole. Il governo ha approvato il nuovo decreto sull’estensione del Super Green Pass e sulla riduzione delle quarantene. Per chi ha eseguito l’ultima vaccinazione da più di quattro mesi, l’isolamento scende da 7 a 5 giorni con tampone. Per i non vaccinati resta di 10 giorni. Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Quarantena contatti stretti
Quarantena azzerata per i contatti stretti vaccinati con il booster. “Più i giorni passano più si conosce questa nuova variante –ha affermato Sileri-. Ci troviamo con una variante che sembrerebbe meno aggressiva, con un ciclo biologico più veloce, molto più diffusiva, probabilmente con un impatto minimo per i vaccinati. Questo consente di rimodulare l’isolamento e la quarantena e farlo in sicurezza. Dunque riduzione della quarantena per coloro che sono vaccinati. Questa è la prova provata che i vaccini hanno la loro efficacia: nel ridurre i sintomi più gravi e anche nel ridurre la possibilità di contagiarsi ed essere contagiati. Per questo si procede con una riduzione della quarantena e dell’isolamento nei confronti di una variante che sembrerebbe anche meno aggressiva, perché gran parte della popolazione è vaccinata e forse anche perché il virus mutando è diventato meno aggressiva”.
Definizione di contatto stretto
Secondo le linee guida del ministero della Salute, i contatti stretti sono:
- conviventi
- chi ha avuto un contatto fisico diretto con un positivo
- chi è stato in contatto diretto non protetto con le secrezioni di un positivo
- chi è stato in contatto diretto con un positivo per oltre 15 minuti a meno di 2 metri di distanza senza protezioni in un ambiente chiuso
- il passeggero di un mezzo di trasporto seduto a meno di due posti di distanza
“La definizione di contatto stretto rimane la stessa di prima. I contatti stretti sono coloro che hanno dei rischi maggiori di essere infettati e quindi sono quelli per cui la precauzione deve essere massima”, ha spiegato Sileri.
Norme di precauzione
“Il concetto: sono vaccinato perciò sto a posto è sbagliato -ha affermato Sileri-. Così come è sbagliato il concetto: ho fatto il tampone, sto a posto. Non vanno assolutamente perse le abitudini del distanziamento, del lavaggio delle mani, dell’utilizzo della mascherina al chiuso. Si vince questa battaglia contro il virus grazie ad una serie di cose che vanno fatte. E’ tutto questo insieme che determina la protezione del singolo e della comunità”.
Obbligo vaccinale
“Al momento non credo serva parlare di obbligo, con un virus indebolito, con un green pass rafforzato, con terapie intensive che non salgono in maniera così netta come l’anno scorso -ha dichiarato Sileri-. Mettendo l’obbligo non credo che raggiungeremmo una percentuale così ampia di nuovi vaccinati. Al momento il green pass rafforzato mi sembra la sintesi migliore per aumentare i vaccinati, per ridurre quarantene ed isolamento, poi mutueremo altre strategie a seconda del comportamento del virus, ma al momento non vedo un obbligo dietro l’angolo”.