La cessione della Salernitana è una corsa contro il tempo. Qualora non dovessero arrivare offerte e l’affare non dovesse concretizzarsi entro il 31 dicembre, i granata saranno esclusi dalla massima serie. La giornata odierna diventa fondamentale per sciogliere le riserve sul futuro dei granata, fermi restando i duri criteri stabiliti da Melior Trust e Widar Trust che ad ora non hanno visto una correlazione con nessuna offerta pervenuta avente le necessarie garanzie.
Cessione Salernitana, è partito il conto alla rovescia
La situazione è delicata e tiene tutti i tifosi della Salernitana col fiato sospeso. Venerdì’ 31 dicembre scadranno i termini per poter presentare una valida offerta per la cessione della società. Saranno cruciali i prossimi due giorni dove le offerte che verranno raccolte dovranno contenere le necessarie garanzie per soddisfare i criteri dei trust così da permettere alla Salernitana di portare a termine il campionato di Serie A. É una corsa contro il tempo per salvare una società storica del nostro calcio che con i suoi oltre cento anni di storia ha saputo regalare bellissime storie di sport a tutti gli appassionati del pallone.
Cessione Salernitana, la situazione
I tifosi sperano in un atto notarile che apporterebbe una proroga di ulteriori 45 giorni per poter salvare ancora una situazione che nelle ultime settimane sembrava orientata ad una conclusione con la cessione della società al gruppo Implenia. La trattativa ha fatto registrare il dietrofront di Implenia ed ora restano aperte ancora due piste: una cordata lussemburghese con a capo Francesco di Silvio ed una pista romantica, quella di un gruppo di imprenditori salernitani diretti da Domenico Cerruti e dal napoletano Francesco Agnello, leader nel settore della distribuzione delle acque. Il titolo sportivo potrebbe essere salvato anche dal notaio Orlando e dall”avvocato Tedesco con un offerta simbolica.
I nodi burocratici per la cessione
Il problema più corposo è la mancanza di garanzie nelle offerte pervenute: nessuna di quelle giunte ai Trustee era in linea con i paramenti stabiliti. Al momento i criteri non soddisfatti restano la non contiguità familiare, imprenditoriale (passata e presente), o di altra natura, tra la vecchia proprietà Lotito – Mezzaroma e i nuovi proponenti. Inoltre, l’eventuale offerta economica dovrà essere ritenuta solida e verificabile. Qualora tra 48 ore non dovessero arrivare proposte concrete, il Consiglio federale formalizzerà l’esclusione dei granata dal massimo campionato. Qualche giorno fa, il presidente della FIGC Gabriele Gravina era stato chiaro: “Ci deve essere speranza, vorrei essere ottimista. Una piazza così importante merita di continuare la sua strada, ma con la dignità che appartiene a una città che lo merita. Auspichiamo una soluzione in tempi rapidi. L’unica ancora di salvezza è una proprietà che possa dare continuità a progetto sportivo”.