Il governo indiano non ha rinnovato all’organizzazione benefica di Madre Teresa il permesso necessario per ricevere e utilizzare i finanziamenti in arrivo dall’estero. Accusate dal governo di Modi di voler convertire le persone al cristianesimo, le Missionarie della Carità, l’organizzazione di Madre Teresa di Calcutta, non potranno più contare sulla generosità internazionale.

Madre Teresa di Calcutta: stop ai finanziamenti dall’estero alla fondazione

La mossa arriva a causa della crescente intolleranza verso le minoranze religiose nel Paese. Fondate nel 1950, le Missionarie della Carità di Madre Teresa sostengono migliaia di suore in tutto il mondo che gestiscono ospizi, scuole, lebbrosari e case per bambini abbandonati. Nei giorni scorsi il governo del primo ministro Narendra Modi ha rifiutato di rinnovare la licenza dell’ente di beneficenza ai sensi della legge sul regolamento sui contributi esteri.

Le accuse all’organizzazione delle Missionarie della Carità

L’organizzazione è stata accusata da gruppi Indù intransigenti di condurre programmi di conversione religiosa. Il MoC ha respinto ogni accusa e molti cittadini si sono schierati dalla parte delle suore: «Chiederei a tutti i nostri funzionari del governo centrale di venire qui fuori ogni mattina alle 6 in punto per  vedere la fila di poveri senzatetto che si estende per più di un kilometro a cui viene offerto un pasto gratuito. Nessuna di quelle persone è cristiana e a nessuna di quelle persone è chiesto di diventare cristiano», racconta un residente alla Reuters.

Da quando Modi è salito al potere nel 2014, i gruppi Indù di destra hanno consolidato la loro posizione in tutti gli Stati del Paese e lanciato attacchi contro i gruppi minoritari affermando che stanno cercando di prevenire le conversioni religiose. Al vaglio già alcune leggi anti-conversione che sfidano il diritto alla libertà di culto esistente in India.

Chi era Madre Teresa di Calcutta

Madre Teresa nacque nel 1910 a Skopje, in Macedonia del Nord, e lavorò per anni dedicandosi agli ultimi degli ultimi, a stretto contatto con i poveri di Calcutta. Proprio nell’ex capitale fondò l’organizzazione delle Missionarie della Carità. Nonostante le molte critiche e le accuse in merito alla gestione poco trasparente dei fondi  e all’impreparazione di suore e volontari senza esperienza medica all’interno dell’organizzazione, ottenne il Nobel per la Pace nel 1979 e fu proclamata santa nel 2016, 19 anni dopo la sua morte, da Papa Francesco. La sua tomba si trova a Calcutta nella sede principale dell’ordine religioso da lei fondato.