La commedia Don’t look up, approdata su Netflix la vigilia di Natale con un cast ricchissimo che va da Leonardo DiCaprio a Jennifer Lawrence, fino a Meryl Streep e Timothée Chalamet, ha molto da dire sul mondo in cui viviamo e sui suoi problemi. Ne è convinto proprio Leonardo DiCaprio che, in un video realizzato per il Netflix Film Club, ha spiegato quanto dietro la satira di Adam McKay ci sia più verità di quanto sembri e che, proprio per questo, dovremmo iniziare a preoccuparci…

DiCaprio: “Don’t look up descrive la nostra incapacità di accettare le verità della scienza”

In Don’t look up, DiCaprio interpreta uno scienziato che prova in ogni modo a convincere la stampa, l’opinione pubblica e la politica che un meteorite sta per schiantarsi sul nostro pianeta. Si troverà di fronte un muro di gomma di ignoranza e superficialità, nonostante i dati scientifici certi a sostegno dei suoi avvertimenti. Con le ovvie conseguenze catastrofiche che ne derivano.
Per l’attore, la pellicola rappresenta, in questo senso, una perfetta analogia del mondo in cui viviamo. Da sempre attivo sul fronte della sensibilizzazione in tema di cambiamenti climatici, al punto da aver dedicato all’argomento il discorso alla consegna del suo agognato Oscar per Revenant – Redivivo, per DiCaprio Don’t look up denuncia “la nostra cultura contemporanea, incapace di prestare ascolto alle verità scientifiche”.
“Stiamo già avvertendo le ramificazioni della crisi climatica e solo tra pochi anni il mondo sarà un posto molto diverso da come lo conosciamo oggi”, aggiunge DiCaprio. “Tutte le previsioni fatte dagli scienziati negli ultimi decenni si stanno realizzando sotto ai nostri occhi. Ricordo di aver parlato anni fa con alcuni esperti che mi dicevano come alcuni fenomeni, ad esempio gli incendi, sarebbero diventati molto più frequenti, e oggi noi assistiamo esattamente a quanto da loro previsto. Non è soltanto il fatto che non gli prestiamo attenzione – conclude l’attore – ma anche che non mettiamo in atto le misure necessarie per impedire questi eventi, e Don’t look up parla proprio di questo”.

Meglio una commedia dissacrante di un documentario

Visto l’impegno sul tema, c’è chi si aspetterebbe dall’attore il coinvolgimento in progetti più ‘seri’ sull’argomento. Perché allora DiCaprio ha optato per una commedia provocatoria come Don’t look up, che fa parlare di sé anche per una scena di nudo con protagonista un presidente degli USA interpretato da Meryl Streep? La risposta dell’attore è illuminante.
“Ho cercato spesso, nella mia carriera, un film che avesse il tema ambientale come sottotesto – spiega DiCaprio – ma mi è stato detto che il pubblico non sarebbe disposto a vedere un film del genere, al pari dei numerosi avvertimenti sui rischi dei cambiamenti climatici che sono inascoltati”.
Secondo DiCaprio, l’approccio satirico di Adam McKay era perfetto per superare l’ostacolo di una tale noncuranza.
“McKay è da sempre in prima linea sulle questioni ambientali – racconta l’attore – ed è riuscito ad aggiungere un tono da dark comedy per affrontare questo tema così spaventoso, utilizzando la metafora di una gigantesca cometa in rotta di collisione con la Terra, e la reazione politica e mediatica a un simile evento. In questo modo – conclude DiCaprio – ha mostrato al grande pubblico i rischi che stiamo correndo se non facciamo subito qualcosa”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.