Mancano sempre meno giorni all’Epifania ma crescono di giorno in giorno secondo l’Uncem, l’Unione dei Comuni montani, le disdette di prenotazioni alle vacanze fissate nella prima settimana di gennaio 2022. La percentuale di rinunce è molto alta rispetto allo scorso anno, si stima intorno al 60%. A riportare i dati il Presidente dell’ente, Marco Bussone, che sottolinea quanto rispetto a gennaio 2021 la situazione sia ancora più drastica.  “Nel dicembre 2020 gli albergatori e i ristoratori sapevano che sarebbero rimasti con numeri ridotti, quest’anno no. E ora è “impossibile ammortizzare il colpo”.

Bussone, pres. Uncem: “disdette il 60% delle prenotazioni. Settore turistico in crisi”

Una situazione precaria che colpisce nuovamente un settore già in crisi. Crescita dei contagi, nuove varianti, pochi fondi destinati agli operatori del turismo e poco dialogo con i tecnici al Governo. Tanti i problemi su cui pesa la ripartenza di un intero reparto.

Secondo Marco Bussone “i maggiori timori non derivano tanto dai numeri dei contagi quanto piuttosto dal dato economico che con una decrescita improvvisa dettata da disdette, mancanza di prenotazioni e dall’impossibilità di arrivare dall’estero, richiede un impegno forte politico. Devono agire governo e Parlamento, con le Regioni” sottolinea ancora il presidente dell’ente. “Nessuno può escludere che serviranno dei ristori. Oppure l’attivazione di specifici fondi di rotazione per le imprese turistiche. Lo capiremo nelle prossime settimane. L’incertezza per ora domina tra tutti, compresi ovviamente i sindaci. Siamo inermi di fronte a questa quarta ondata”.

Eppure, continua il presidente Bussone, “la montagna, gli spazi aperti e anche lo sci, le attività su pista, su neve e su ghiaccio, con mascherina e altre protezioni imposte dalle normative, sono meno contagiose rispetto ad altre situazioni dove si concentrano molte persone. Gli spazi aperti della montagna non sono causa del Covid, ma molto spesso sono invece soluzione alla diffusione del contagio. Sempre con mascherina ovviamente e con il vaccino per tutti”.

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