Una buona parte dei regali di Natale 2021 finirà riciclato online o brevi mano. Lo segnalano le associazioni di consumatori, osservando in Italia un boom nel ricorso ad app, social network e siti di e-commerce dove barattare o vendere i doni indesiderati.

Riciclo regali di Natale 2021 ovvero economia circolare domestica

Stime confermate a grandi linee anche da Coldiretti secondo cui il 19% di coloro che hanno ricevuto regali quest’anno riciclerà quelli indesiderati. L’analisi Coldiretti/Ixe’ evidenzia il ritorno di un’abitudine che lo scorso anno era stata praticamente azzerata con le feste in totale lockdown. Una sorta di economia circolare domestica che – sottolinea la Coldiretti – ottimizza le risorse disponibili. Si riducono poi al minimo di rifiuti donando una seconda vita ai prodotti. Sorprende tuttavia, rispetto al passato, la quota di chi tenterà di vendere i doni ricevuti. Il Codacons stima che quest’anno il 33% dei regali riciclati sarà piazzato attraverso le nuove applicazioni. Nate proprio per aiutare i consumatori a disfarsi di beni che non usano, le app trasformano così un regalo sbagliato in un’occasione di guadagno.

Distinzione tra dono e regalo

Il rito dello scambio dei doni è il momento atteso delle feste. Come conferma la psicoterapeuta Alexia Di Filippo, intervenuta nella trasmissione Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus “alcune persone, animate da autentico entusiasmo, scelgono con attenzione cosa donare ed a chi. Tante altre, invece, considerano la scelta dei regali un obbligo, quasi una seccatura, cui ottemperare al meglio possibile. Il regalo parla di chi lo sceglie, della persona cui è destinato e della relazione che lega entrambi.”   Per comprendere perché spesso i regali non vengano apprezzati è necessario fare una netta distinzione tra dono e regalo. Lo spiega la dottoressa di Filippo. “Regalo deriva da regalia, attribuzioni del re a cui tutto si doveva per obbligo allo scopo di elevarsi ai sui occhi. I regali rimandano ad un gesto obbligato, che sottende uno scambio, in una norma sociale condivisa. Il dono invece, che nell’etimo rimanda al dare, reca in sé il significato di gratuità dello scambio. Centrale diviene la relazione tra chi dà e chi riceve. Nella scelta, il donatore è ispirato dal desiderio di dimostrare quanto l’altro sia importante nella sua vita e di vederne la gioia per la sorpresa riservata. L’aspetto più importante del dono è infatti il pensiero speciale ed il tempo che chi lo fa offre a chi lo riceve. Va da sé che il regalo, rispondendo ad una logica quantitativa, possa risultare anonimo ed impersonale anche se costoso. Il dono, al contrario, è qualitativo ed ha sempre una valenza speciale, indipendentemente dal valore materiale dell’oggetto.” Questo determina principalmente l’attaccamento ai regali che riceviamo e, nel 25% dei casi, il desiderio di liberarcene.