Lockdown per non vaccinati sta portando a una diminuzione dei contagi? Ecco come Germania e Austria stanno affrontando la quarta ondata del Covid e la variante Omicron che fa correre i contagi. Il lockdown parziale per i non vaccinati introdotto all’inizio del mese – divieto di accesso ai negozi che non vendono beni di prima necessità per chi non è vaccinato o almeno guarito – pare stia pagando. Il 2 dicembre scorso, a un passo dall’addio, il governo di Angela Merkel ha deciso che solo i vaccinati e i guariti dal Covid possono accedere a ristoranti, cinema, eventi culturali, musei e negozi non essenziali. “La situazione è seria, il carico delle strutture sanitarie è in parte già ai limite” aveva detto Merkel spiegando le misure prese alla conferenza Stato-Regioni e la necessità di “un atto nazionale di solidarietà” per ridurre il numero dei contagi e la pressione sul sistema sanitario.
Germania
A poco più di tre settimane dall’inizio del lockdown dei non vaccinati, la Germania raccoglie i primi frutti di questa misura: il numero giornaliero dei nuovi casi di Covid è infatti passato da quasi 74 mila a 10.100 di ieri, secondo i dati riportati dal Robert Koch Institute, il centro epidemiologico tedesco. I morti sono stati 88. Una settimana fa i nuovi casi erano stati 29.384, mentre il 23 dicembre erano balzati di nuovo a 44.927. L’istituto Koch teme tuttavia la diffusione di Omicron e sottolinea che durante le vacanze vengono effettuati meno test e che è quindi probabile che emergano meno casi. Sul fronte vaccinazioni, il ministro federale della Sanità Karl Lauterbach ha dichiarato che è stato raggiunto l’obiettivo di 30 milioni di vaccinazioni dal 18 novembre, posto dal nuovo governo al suo insediamento: «La campagna per i richiami in Germania sta andando a tutta velocità. Abbiamo raggiunto un importante traguardo intermedio. Possiamo esserne tutti orgogliosi» ha detto, ringraziando in particolare medici e infermieri. La Germania ha appena affrontato la fase più difficile dall’inizio della pandemia, con gli ospedali sovraccarichi, e i pazienti spostati da un Land all’altro e anche all’estero.
Austria
L’Austria ha optato per il rigore e le regole ferree già dal 15 novembre con il lockdown per tutti e dall’8 dicembre per i non vaccinati. Le misure severe hanno portato a una consistente diminuzione dei contagi. Da un picco di 15mila contagi al giorno si è passati ai 2.025 del 25 dicembre. Ma non finisce qui. Il governo austriaco ha previsto ulteriori strette anche per le festività: dal 27 dicembre, e quindi anche la notte di Capodanno, nel Paese torna il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 22. Per gli eventi sia all’aperto che al coperto sarà consentito un numero massimo di 2mila spettatori, mentre per gli eventi che non assegnano il posto è previsto un tetto massimo di 25 persone munite di super green pass. Dal 1° febbraio 2022 l’Austria diventerà inoltre il primo Stato dell’Unione europea a imporre l’obbligo vaccinale generalizzato che avrà durata di due anni: per i trasgressioni la multa potrà arrivare fino a 3.600 euro.
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