Manchester City tre versioni

Primo tempo con 4 gol all’attivo prima che il Leicester ne segni ben 3, dal rientro in campo. Poi finisce 6-3

Manchester City tre versioni

Il Manchester City ribadisce la leadership della Serie A inglese grazie a una prova d’attacco notevole, pur fatta di tre singoli incontri all’interno dello stesso match. Il primo tempo ha visto un parziale di 4-0 poi di 4-1. E l’inizio della seconda parte ha visto la riscossa del Leicester fino al 4-3.

Poi la luce si è di nuovo accesa, in mezzo al campo come nelle retrovie, dove la prima della classe ha sempre mostrato i muscoli a tutto il Regno Unito, con numeri da capogiro, davanti al suo estremo difensore. Il 6-3 finale è una dimostrazione incredibile, di come le bocche da fuoco dell’ex giocatore e guida tecnica catalana possano nuocere agli altrui sonni. Tutto questo creando apprensione in ogni momento, nell’arco dei 90 minuti.

Il Chelsea risponde in parte vincendo a Birmingham per tre reti a una. E due volte va a bersaglio (!) su calcio di rigore Jorghinho, messo in croce, nel suo rapporto con gli 11 metri, dalle vicende azzurre, sia quelle dell’ultimo atto di Wembley, che le più recenti connesse alla (al momento mancata) qualificazione al Mondiale del 2022.

I blues londinesi vanno sotto nella prima parte con una autorete di James ripresa dal primo rigore di giornata, trasformato dall’ex giocatore del Napoli. Lukaku al 56° sposta gli equilibri. E al 93° ancora Jorghinho, ancora su una massima punizione, rallenta la possibile crescita dei “Villans” nella classifica britannica.

Nessun problema per l’Arsenal, che è passato come un rullo compressore, nel gioco e nei gol, ben 5, sul campo del malcapitato Norwich, discretamente indirizzato verso una discesa di categoria che sembra inevitabile.

Londra, è cosa nota, ha parecchie realtà, nel più importante dei campionati britannici, e di sicuro il più invidiato d’Europa, da almeno un paio di anni. E il derby dello Stadium ha sorriso al Tottenham. Rete in contropiede di Kane, raddoppio di Lucas Moura. E’ stato lui, il migliore in senso assoluto, per la qualità e la quantità, di palloni passati nei suoi pressi e lavorati con precisione e fantasia. Zaha si fa cacciare in maniera sciocca e infantile, al 36′, e buonanotte, per il Crystal Palace. Superato nella ripresa da una pregiata rifinitura di Lucas Moura spedita in prota da Son-Heung-Min. Finale 3-0.

Di sicuro agli addetti ai lavori non è sfuggito il blitz, sempre a Londra, dei “Saints”. Il Southampton ha interrotto gli evidenti progressi del West Ham, che stava vivendo una stagione tra le migliori da parecchio tempo. La squadra ospite ha vinto 3-2 ma la difesa degli Hammers ha ballato oltre ogni lecito pensiero. Da rivedere tutta la squadra granata-azzurra.

Il Brighton ha avuto ragione per 2-0 della matricola Brentford. Sono tre punti d’oro, per questa realtà. Le reti sono arrivate al 34′, Maupay, e al 42′, Trossard. Per la squadra di Potter il secondo periodo è stato di puro controllo per portarsi la dote intera a casa.

Dopo Santo Stefano il programma si completerà il 27 a sera con il Manchester United favorito in casa del pericolante Newcastle.

Ma i forsennati ritmi della Premier League stanno costringendo i calciatori di questo bel torneo agli straordinari. E, alla vigilia della Coppa d’Africa per diversi, tra i beniamini del popolo del football, non è di certo una cosa astuta.