La trama del nuovo Spider-Man
Dopo i fatti di Far From Home, il nome di Peter Parker è sulla bocca di tutti. Mysterio prima dell’addio ha lasciato un video accusatorio contro lo Spidey di Tom Holland rivelandone l’identità segreta. Dai media al FBI tutti gli danno la caccia mentre l’opinione pubblica si divide tra complottisti e fan assatanati. Il colpo di grazia arriva quando è il momento di iscriversi all’università e le domande di ammissione agli atenei vengono tutte respinte. Anche l’amata MJ e il caro Ned, infatti, sono osservati speciali finché Spider-Man è sotto accusa. Ed è a questo punto che si fa largo l’idea: implorare Doctor Strange di fabbricare un incantesimo per far dimenticare al mondo chi è lo spara ragnatele.
Ovviamente le cose non andranno per il verso giusto e il sortilegio dell’Oblio, alterato in corsa dal pressing di Peter (solo all’ultimo si ricorda di voler salvare la memoria almeno ai suoi cari), finirà per aprire inattesi varchi spazio temporali e richiamare storiche nemesi dell’uomo ragno. Sandman, il Doctor Octopus di Alfred Molina e l’eccezionale Goblin di Dafoe dalla trilogia di Raimi, Lizard e l’electro di Jamie Foxx dai The Amazing di Webb. Tutti ripescati dalle piaghe del tempo, accumunati dall’odio per Spider-Man e un triste destino: perire nello scontro. Non appena i nostri eroi se ne renderanno conto, infatti, la differenza di vedute si farà netta: mentre Strange non pensa che a rispedirli a casa, Peter vorrebbe riscattarli risolvendo i loro problemi.
Un amarcord irresistibile
600 milioni di dollari in cinque giorni, 11 solo in Italia di cui 3 al debutto, il migliore durante la pandemia. La posta in gioco era evidentemente alta per un sequel a dir poco audace. Spezzata la maledizione dei terzi capitoli dopo il discutibile Spider-Man 3 del 2007 e il mai realizzato The Amazing Spider-Man 3, arriva finalmente il terzo atto di una saga in grado di onorare e concludere degnamente due decenni di avventure cinematografiche. E per chiudere i conti verranno scomodati tutti, ma proprio tutti.
No Way Home per la prima volta mette in scena un uomo ragno privato della sua identità segreta, alle prese con il multiverso ed eventi cruciali per la sua storia personale, capaci di forgiarne il carattere da eroe votato al sacrificio, distaccandolo definitivamente dalla dimensione scolare dei precedenti titoli del franchise. Dopo due capitoli piacevoli ma imparagonabili, si sceglie di mettere un punto per ricominciare in una direzione inedita. La parola fine per Holland, infatti, sembra ben lontana. Ufficialmente raccolta l’eredità di Iron Man, pare che al suo Spider-Man spettino almeno altri tre film da solista.
Nonostante tutte le imperfezioni del caso, le forzature usate per portare la storia dove la si vuol far andare, questo nuovo sorprendente ed emozionante Spider-Man resta davvero difficile da criticare, forte del più piacevole e toccante degli Amarcord. Mette in fila tutto ciò che di memorabile c’era nei vecchi film, come fosse un grande occhiolino al pubblico. Ed è davvero difficile non goderselo.