È arrivato il disco verde del Senato alla manovra di bilancio, la prima del governo Draghi. L’Aula di Palazzo Madama ha confermato la fiducia all’esecutivo sul maxiemendamento con 215 voti a favore, 16 contrari e nessun astenuto. Ora il testo passa alla Camera per il via libera definitivo.
Complessivamente la manovra vale 32 miliardi. Gli assi portanti sono la nuova Irpef, le pensioni, il fondo taglia-bollette, il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, i ritocchi a bonus e superbonus e la riforma degli ammortizzatori sociali.
L’esame della manovra in Senato
Si è conclusa alle 3.20 circa un’altra seduta notturna a Palazzo Madama, trascorsa nell’attesa della presentazione del maxiemendamento prima e nella discussione generale poi.
Non sono mancate le polemiche ed è durissimo Matteo Renzi sulla linea scelta dal governo per portare a termine la legge. “Questa legge di bilancio, come metodo, è una delle peggiori nel corso della storia repubblicana”, ha detto il leader di Italia Viva durante la discussione sul voto di fiducia al Senato. “Non è accettabile che la legge di Bilancio diventi la legge delle due notti” ha aggiunto Renzi.
“La marginalizzazione del Parlamento è una questione di grande rilevanza. Non possiamo trascurare questo elemento, però è una questione che viene da lontano: i decreti di urgenza e le fiducie sono diventati un elemento quasi di prassi, già nella scorsa legislatura”, ha commentato la presidente del gruppo Misto del Senato Loredana De Petris.
Il testo passa alla Camera
Ora tocca alla Camera, l’esame in commissione Bilancio si svolgerà tra il 27 e il 28 dicembre giorno in cui avrà inizio anche la discussione generale in Aula. I lavori proseguiranno il 29, 30 ed eventualmente anche il 31 dicembre. È possibile che il governo metta la fiducia sulla legge di Bilancio anche a Montecitorio per il via libera definitivo.
Come ogni anno la bozza della manovra viene varata dal governo ad inizio autunno, solitamente verso ottobre. Poi c’è un periodo di tempo entro cui può subire modifiche, come visto. Per questo i tempi di approvazione tendono sempre ad allungarsi, visto che i partiti puntano ad ottenere quasi sempre delle correzioni tramite emendamenti. In ogni caso l’approvazione finale deve avvenire entro e non oltre la fine dell’anno.
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