Tempo di Natale, tempo di stelle. Anzi, di stelline, visto che ci sono storie nel calcio femminile che, sotto le festività, vale la pena raccontare. Parliamo di quella di Elisa Bartoli, baluardo della nazionale e della Roma, la squadra della città dove la stessa Bartoli è nata e cresciuta. Il rapporto tra la calciatrice e la Città Eterna è degno di un romanzo di formazione, con la giovane centrale di difesa che ha trascorso i primi anni della sua vita a Ponte Milvio, nel quartiere Parioli.

Tuttavia a guardarla bene, sia da come si muove in campo che per la “tigna” che mette in ogni contrasto, Elisa respira a pieno l’anima testaccina, quella della romana vera, in simbiosi con la Città Eterna che l’ha accolta sia nella quotidianità che sul terreno di gioco. Roma per la Bartoli è una scelta di vita. La calciatrice che ha scelto di trasferirsi dalla gigliata Firenze alle giallorosse della Capitale, sperando di lasciare il segno nella storia della sua squadra del cuore. Capita spesso di vedere Elisa passeggiare per i vicoli di Roma, camminando tra Trinità dei Monti e lo stadio delle Tre Fontane all’Eur, dove abitualmente scende in campo con la squadra per poi fermarsi a contemplare il suo luogo di nascita.

Elisa Bartoli come Ranieri e De Rossi, romani con Roma nel cuore

La storia di Elisa Bartoli ricorda molto quella dei suoi colleghi maschili, in particolare la vicenda di Daniele De Rossi, nato a Ostia ma romano a tutti gli effetti. Il legame che lega De Rossi alla città è un qualcosa di viscerale, esattamente come per la Bartoli che, nonostante sia nata a due passi dallo Stadio Olimpico, sente scorrere nelle sue vene il sangue della Roma popolare, quello testaccino, proprio come quello dell’ex allenatore della Roma Claudio Ranieri. Sono in pochi ora a ricordarsi della piccola Bartoli che tirava i primi calci al pallone tra i vicoli della Capitale, mentre oggi sono in molti a parlare della ragazza che gioca ai mondiali con la “tigna” di sempre, portando Roma nel cuore.