Il campionato di Serie A, negli ultimi due anni ha dovuto fare i conti con i problemi a livello economico dovuti alla pandemia da Covid-19. I club quindi sono intervenuti con nuove modalità di fan engagement per far quadrare i conti. Due di queste sono rappresentate dal più classico crowdfunding e dai così detti fan token. Il primo, nello specifico, è una forma di finanziamento alternativo che mobilita persone e risorse. Si può ritenere oggi tra le forme più valide di finanziamento di progetti imprenditoriali. Per quanto riguarda i fan token, invece, ci muoviamo in una dimensione più digitale legata alle cripto valute.

Il crowdfunding:

Il crowdfunding, si può considerare come una forma di intermediazione nel quale è presente un provider, ovvero un fornitore di servizi, che gestisce una piattaforma digitale aperta al pubblico.

In questa piattaforma viene lanciato un appello relativo ad un determinato progetto diretto a chi naviga sul web. Questo si differenzia, quindi, rispetto ai tradizionali canali intermediati da investitori professionali come le banche o i private equity. Attraverso questo coinvolgimento di finanziatori è possibile realizzare determinati progetti come ad esempio stadi di calcio o ristrutturazioni societarie. Esempi li troviamo nel Sassuolo con il nuovo Mapei Stadium o il Torino con il nuovo Filadelfia.

In questo momento di crisi economica, il crowdfunding può diventare, una strada percorribile da parte dei club di calcio per far fronte alla continuità necessità di liquidità.

Fan Token:

Questo nuovo modo di coinvolgere il tifoso è definito come rappresentazioni digitali di un determinato bene o un diritto legate ed emesse dal club stesso. Un caso emblematico per spiegare cos’è un token è rappresentato dal più conosciuto bollino del supermercato. Quest’ultimo di per sé non ha un valore ma il supermercato stesso ve ne attribuisce uno, accettandolo in cambio della cessione di beni o servizi. Lo stesso meccanismo si applica per i fan token, quindi con l’obiettivo di raccogliere capitali nella società sportiva stessa. La particolarità è che i fan token consentono ai tifosi di partecipare e assumere un diritto di voto a determinate decisioni del club, oltre che acquisire diversi vantaggi su tante esperienze esclusive della squadra.

Primi casi:

Citando un caso recente, lo scorso novembre la FIGC ha emesso dei token della Nazionale, chiamati ITA fan token, i cui ricavi consentiranno lo sviluppo e la cura delle strutture sportive e dei vivai del nostro calcio.

 

I rischi di questa nuova idea:

Un rischio concreto è rappresentato però da un’assenza di una regolamentazione, che può comportare delle criticità per gli acquirenti vista l’assenza di specifiche tutele previste invece dalla legge per i più canonici strumenti finanziari. La situazione però di pericolo maggiore per gli acquirenti per questi asset digitali si manifesta nell’elevata fluttuazione di valore che questi token possono avere. Ad esempio il fan token emesso dal Milan fu lanciato ad un prezzo di pochi euro e nel giro di diversi giorni aumentò il valore a 26 euro per poi crollare nuovamente a 5 euro circa.

Quindi quella del fan engagement è un sistema valido dei club per far avvicinare i tifosi alla squadra ma bisognerà capire come regolamentare determinate scelte, vista la continua evoluzione tecnologica legata al mondo del calcio.