Fare lo streamer su Twitch non è un lavoro. Non è l’affermazione del classico “boomer” che proprio non accetta il fatto che giocare ai videogiochi e realizzare contenuti su youtube possa diventare una fonte di guadagno. Questa frase è stata pronunciata durante una diretta dal famoso streamer canadese “Shroud”.
Chi è lo streamer twitch Shroud?
Per chi non lo conoscesse Michael “Shroud” Grzesiek è uno degli streamer più famosi al mondo. Di sicuro, stiamo parlando di un giocatore di FPS fenomenale. Divenuto famoso grazie a delle prestazioni superlative nel panorama competitivo di Counter Strike, Shroud ha deciso ad un certo punto della sua carriera di mettere da parte gli Esport, dedicandosi al 100% allo streaming su Twitch. Una scelta quanto mai giusta visto che, secondo gli ultimi dati, tra agosto 2019 e ottobre 2021 Shroud ha incassato da Twitch più di 2 milioni di dollari per abbonamenti, bit e pubblicità sui suoi stream.
Cosa ha detto?
Durante una live un utente ha chiesto a Shroud cosa pensasse del suo lavoro. Il giovane non ha avuto dubbi: “A me non piace lavorare per questo sono qui a fare streaming”. Poche parole sibilline. “Lavorare fa schifo” ha quindi aggiunto. “Streaming è lavoro? Assolutamente no” ha detto ancora Shroud. “Guardatemi – ha detto ai suoi utenti – sono qui seduto a non fare niente, letteralmente nulla”
Queste affermazioni, paradossalmente, evidenziano una concezione del lavoro inteso come fatica e dedizione. Per Shroud, uno che guadagna cifre che un “normale” lavoratore medio non riuscirebbe ad ottenere neanche in una vita intera, quello che lui sta facendo è tutto fuorchè un lavoro.
La verità è che per fare quello che fa Shroud occorrono talento, dedizione ed anche un pizzico di fortuna. Non è certamente una carriera alla portata di tutti nonostante in molti, specialmente i non addetti ai lavori, pensano ci voglia poco per “fare soldi con internet”.
Grzesiek è riuscito però anche a far capire che non tutti i giovani hanno una visione distorta della realtà. Il papà di Shroud è un lavoratore, uno che da sempre smonta, assembla e costruisce computer. Insomma uno che fa un “real job”. Bisognerebbe quindi cominciare a guardare certi ambienti e certe situazioni con occhi meno critici ed arroganti.