Discoteche chiuse, mascherine all’aperto sempre obbligatorie, quelle FFP” nei luoghi al chiuso sui mezzi di trasporto, validità del green pass ridotta a 6 mesi, Super Green Pass nei bar e nei ristoranti anche se si consuma al bancone. Sono alcune delle misure approvate all’unanimità dal Consiglio dei Ministri per arginare la progressione diffusione del Coronavirus in vista delle festività natalizie. La variante Omicron corre veloce e i numeri dei contagi ne sono la prova: sono 44.595 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore, record assoluto da quando, quasi due anni fa, è esplosa la pandemia. Divieti, restrizioni e nuove regole sono state illustrate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di una conferenza stampa al termine del Cdm. Ecco la stretta prevista dal nuovo decreto legge “festività”.
Green pass valido sei mesi
A partire dal primo febbraio 2022 la durata del green pass viene ridotta a 6 mesi dall’ultima somministrazione del vaccino. La data del primo febbraio è stata scelta per dare il tempo a chi ha già effettuato la seconda dose di prenotare il richiamo o la terza dose.
Terza dose a 4 mesi
Il periodo minimo per la somministrazione del richiamo e della terza dose di vaccino contro il Covid potrebbe essere ridotto a 4 mesi. Per questa misura si attende l’ok dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, e un approfondimento tecnico.
Estensione del Super Green Pass nei ristoranti, bar e musei
Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l’obbligo del super green pass anche per i servizi di “ristorazione al banco”, mentre fino ad oggi bastava il pass base. Non solo, il decreto estende i luoghi dove si applica il green pass rafforzato che viene rilasciato a chi è guarito o vaccinato: musei, mostre, parchi tematici e parchi di divertimento, centri sociali, sale gioco, sale scommesse e sale bingo.
Mascherine obbligatorie all’aperto e FFP2 negli stadi, nei cinema e sui mezzi pubblici
E’ obbligatorio indossare le mascherine all’aperto anche nelle regioni che si trovano in zona bianca. All’interno di cinema, teatri, stadi, nell’ambito di eventi sportivi al chiuso e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e trasporto pubblico locale (treni, aerei, navi, bus e metropolitane) è obbligatorio indossare la mascherina FFP2
Vietate le feste all’aperto e chiuse le discoteche
Fino al 31 gennaio sono vietati eventi e feste in piazza all’aperto che implichino assembramenti. Sospese fino al 31 gennaio le attività di discoteche, sale da ballo e assimilabili.
Tamponi nelle Rsa
I visitatori delle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno avere il green pass ‘rafforzato’ ma se non hanno effettuato la terza dose di vaccino dovranno esibire anche un tampone negativo.
Tampone e quarantena per chi arriva dall’estero
Rimane in vigore la regola del tampone obbligatorio per chi arriva dall’estero anche se è vaccinato. È prevista l’effettuazione di tamponi a campione al momento dell’ingresso in Italia dall’estero: in caso di positività, si applica la misura dell’isolamento fiduciario per 10 giorni. Chi non ha a disposizione un alloggio dove stare in isolamento va nel Covid Hotel. S
Screening nelle scuole
Il decreto autorizza la spesa complessiva di 9 milioni di euro per assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole. Il ministero della Difesa assicura il supporto a Regioni e Province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale. “Sulle scuole la posizione del governo è molto chiara: crediamo che vadano tutelate come presidio fondamentale del nostro Paese e un rafforzamento dello screening nella fase di rientro post festività sarà indispensabile per creare condizioni di maggiore sicurezza”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto legge ‘festività’.
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