Hong Kong, l’università dove è stata eretta la statua che ricorda le vittime di piazza Tienanmen ha confermato che l’opera d’arte, il cui valore simbolico è stato sempre particolarmente “scomodo” per il governo cinese, è stata smantellata e rimossa dopo 24 anni.
Hong Kong: le cause della rimozione
“La decisione sulla vecchia statua si è basata su una consulenza legale esterna e una valutazione del rischio per il migliore interesse dell’Università”, ha affermato l’istituzione in un comunicato.
Aspetto tutt’altro che trascurabile quello che vede Hong Kong come l’unico luogo della Cina dove è stata tollerata la commemorazione degli eventi di Tienanmen del 1989 dove le truppe cinesi uccisero i manifestanti in piazza.
Il rituale commemorativo
Ogni anno gli studenti dell’Hku si prendevano cura della statua installata nel loro campus nel 1997 in ricordo delle vittime di quegli eventi. Pechino ha deciso di tornare ad imprimere il suo marchio autoritario sull’ex colonia britannica, soprattutto dopo le grandi e violente proteste del 2019, promulgando una legge sulla sicurezza nazionale che impedisce categoricamente la commemorazione di Tienanmen.
Nello scorso ottobre i funzionari dell’Hku hanno imposto la rimozione della scultura raffigurante un groviglio di 50 corpi deformati dal dolore, facendo riferimento diretto ad una sorta di rischio legale non meglio specificato. L’opera d’arte è stata celata alla sguardo del pubblico già da ieri sera, prima di procedere, questa mattina, allo smontaggio di tutti gli elementi che la costituiscono. La stessa università ha assicurato che la statua verrà riposta in un luogo non ancora stabilito.
I fatti di piazza Tienanmen
La protesta di piazza Tienanmen rappresentò una serie di manifestazioni popolari di massa, che ebbero luogo principalmente in piazza Tienanmen a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989 e culminato nel cosiddetto Massacro di Piazza Tienanmen. In quella circostanza l’esercito cinese aprì il fuoco contro i dimostranti con fucili d’assalto e carri armati. La stima dei morti varia da parecchie centinaia a parecchie migliaia, con migliaia di feriti.