Corrono i contagi in tutta Europa e gli Stati mettono in campo misure più severe per frenare la nuova ondata di infezioni trainate dalla variante Omicron.
Seconde previsioni dell’Oms in Europa sta arrivando una nuova tempesta. La variante sudafricana sta diventando dominante, o lo è già, in diversi Paesi del Vecchio Continente con tassi di trasmissione mai visti prima. “Una velocità di diffusione che porterà Omicron a prevalere entro poche settimane in più Paesi della regione, mettendo ulteriormente a rischio la tenuta di sistemi sanitari già sotto pressione”. Così Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa.
Olanda
L’Olanda sceglie il lockdown totale. Durante la prima ondata di coronavirus il Paese ha adottato la via del “lockdown smart”, con uno degli approcci più soft in Europa nella lotta alla pandemia, seconda solo alla Svezia. Adesso, per far fronte alla quinta ondata, è la nazione che ha scelto la linea più dura.
Fino al 14 gennaio, chiudono ristoranti, scuole, teatri, i parrucchieri e tutte quei negozi dove si esercita una professione di contatto non medico. Potranno restare aperte soltanto le attività essenziali: quindi banche, supermercati e biblioteche. Niente sport indoor, restrizioni anche per quelli all’aperto. Le competizioni professionistiche invece continuano a porte chiuse. In ciascuna abitazione sarà permesso ricevere non più di due visitatori al giorno, con l’eccezione del 23, 24 e 25 dicembre, date in cui gli ospiti ammessi salgono a quattro. All’aperto è vietato riunirsi in gruppi di più di due persone, con l’esclusione dei conviventi.
Austria
L’Austria applicherà dal 27 dicembre una nuova stretta per frenare la diffusione della variante Omicron. Torna il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 22 e scattano alcune restrizioni per eventi. Un provvedimento che interesserà anche la notte di San Silvestro con feste di Capodanno cancellate anche negli hotel. Dal prossimo 27 dicembre sarà, inoltre, introdotto il limite massimo di 25 persone – vaccinate o guarite nei sei mesi precedenti – per incontri ed eventi, in ambienti sia interni che esterni, che non prevedono posti assegnati. In tutte le situazioni sarà obbligatoria la mascherina Ffp2.
Danimarca
La Danimarca inasprisce le misure contro il Covid per far fronte ad un aumento di casi secondo solo alla Gran Bretagna. Da domenica e fino al prossimo 17 gennaio il Paese scandinavo è entrato in lockdown parziale, con la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi divertimento e centri congressi, il divieto di servire bevande alcoliche dalle 22 alle 5 e l’obbligo di chiusura dei locali di ristorazione alle 23. La mascherina diventa obbligatoria in tutti gli esercizi aperti al pubblico ed entrano in vigore limiti alla capienza dei locali. Saranno imposti limiti anche al numero di persone ammesse nei negozi.
Germania
La Germania introdurrà nuove misure per frenare la diffusione del coronavirus. Dopo un incontro con i rappresentanti dei Länder, il neo-cancelliere Olaf Scholz ha annunciato in conferenza stampa le restrizioni che entreranno in vigore dal 28 dicembre. Tutti gli over 14 – inclusi vaccinati e guariti – non potranno riunirsi in gruppi superiori a dieci persone, nemmeno a Capodanno. Anche i grandi eventi, comprese le partite di calcio, si svolgeranno senza spettatori. Chiusi a partire dalla stessa data anche club e discoteche. Inoltre il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach non ha escluso la possibilità di arrivare ad un lockdown duro.
Regno Unito
Lo scenario più preoccupante sembra essere quello del Regno Unito, dove sono triplicati i casi di positività alla variante Omicron. Nel Paese nelle ultime ore si è registrato il nuovo record assoluto di contagi dall’inizio della pandemia: sono stati rilevati infatti 106.122 casi in 24 ore, con 140 decessi. Tuttavia il governo ha annunciato che non ci sono prove sufficienti per giustificare l’adozione di nuove restrizioni sanitarie prima di Natale. Ma “non possiamo escludere ulteriori misure dopo Natale” ha detto il primo ministro Boris Johnson. “Terremo costantemente d’occhio i dati e faremo tutto il necessario per proteggere la salute pubblica” ha aggiunto.
Francia
La Francia avanza spedita verso una sorta di ‘Super Green Pass’ alla francese. Dinanzi alla quinta ondata del coronavirus e all’arrivo della variante Omicron, l’attuale amministrazione del presidente Emmanuel Macron ha annunciato il 17 dicembre scorso la trasformazione del pass sanitario in pass vaccinale. L’entrata in vigore era inizialmente prevista entro fine gennaio ma vista l’urgenza della situazione, l’obiettivo è ora di adottarlo “entro i primi quindici giorni del mese di gennaio”.
Inoltre il Comitato scientifico francese per l’emergenza Covid ha invitato il governo di Parigi a introdurre una stretta per Capodanno. Il municipio della Capitale Parigi ha intanto annunciato la cancellazione dei fuochi d’artificio e dei concerti previsti sulle Champs-Elysées la sera del 31 dicembre.
Spagna
In Spagna di fronte al record assoluto di contagi segnati nella giornata di mercoledì (+49.823) e di un’impennata dell’incidenza del virus il premier Pedro Sánchez ha scelto di reintrodurre l’obbligo di mascherina anche all’aperto. A livello regionale, però, sono già state imposte altre limitazioni: la Catalogna ha introdotto coprifuoco e limitazioni alle riunioni e agli orari dei negozi, i Paesi Baschi si preparano ad adottare misure simili. A livello nazionale, il green pass (pasaporte Covid) è finora richiesto solo per i viaggiatori in arrivo dall’estero.
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