Draghi e pandemia. Cautela per i prossimi mesi, soddisfazione per quanto fatto sin qui dall’Italia nella campagna vaccinale, ambizione di riuscire a vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro il la metà del 2022. Sono questi, tra gli altri, i temi toccati dal Presidente del consiglio Mario Draghi nel corso del suo intervento alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Draghi: “Italia ha saputo reagire a pandemia e crisi economica”

“Gli ultimi anni sono stati molto difficili per il nostro Paese, come per il resto del mondo. Mi riferisco alla pandemia e alla crisi economica”, ha dichiarato Draghi sottolineando come l’Italia abbia saputo “reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità” arrivando a somministrare 106 milioni di dosi di vaccini mettendo in campo “uno sforzo senza precedenti nella storia recente”. Con l’arrivo di una nuova fase, Draghi ha definito “una priorità” la gestione della crisi sanitaria acuita dall'”arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron”, invitando alla “cautela nei prossimi mesi”.

“Il contrasto alla pandemia – ha poi dichiarato il Presidente del consiglio – non è una questione soltanto interna, ma un tema centrale per la politica estera”. Per questo gli obiettivi da centrare non riguardano più solo l’Italia, ma devono rivolgersi anche ai cittadini dei paesi vulnerabili così da ridurre il rischio di nuove varianti. ” Durante la presidenza del G20, abbiamo incoraggiato la comunità globale a vaccinare il mondo […] Il Global Health Summit dello scorso maggio a Roma ha visto i Paesi più ricchi e le case farmaceutiche impegnarsi a donare un numero considerevole di dosi. Dobbiamo mantenere queste promesse e assicurarci che i vaccini arrivino a chi ne ha bisogno”.

Collaborazione e determinazione per affrontare le sfide del 2022

L’Italia farà la sua parte, ha assicurato Draghi, rilanciando l’ambizione di “veder vaccinata il 70% della popolazione di tutti i paesi entro la metà del 2022” e definendo il traguardo come “un obiettivo che ora deve essere raggiunto”. Il Presidente del consiglio ha poi concluso il suo intervento ricordando le sfide che attendono il nostro paese nel 2022, prima tra tutte l’attuazione del Pnnr, sfide da cui dipenderanno “la nostra credibilità davanti ai cittadini e ai nostri partner” e che dovranno essere affrontate con “lo stesso spirito di collaborazione, la stessa determinazione, lo stesso orgoglio di rappresentare l’Italia”.