Amore: è tempo di capovolgere il sentire comune e compiere una vera e propria rivoluzione dei sentimenti. Ricominciare dall’amore vuol dire prendersi cura dell’altro, occuparsi di chi è solo. Chi ha detto che la solitudine è più vantaggiosa per sé e per il bene professionale? “Il cinismo diffuso nega la natura dell’amore e annichilisce ogni altra aspettativa di miglioramento sociale. Ci si sente ingannati dalla promessa di una realizzazione affettiva come ci si sente ingannati dai politici o dalle banche”, scrive Jennifer Guerra ne Il Capitale Amoroso, edito Bompiani. ”Viviamo giornate incentrate sullo schema della produttività, dell’accumulazione e del consumo a tutti i costi, e dimentichiamo gli affetti. Nell’amore c’è una naturalezza che va riscoperta – ha affermato l’autrice intervenuta a Mattina con noi su Cusano Italia TV – l’amore è un sentimento sociale, va tenuto a mente, altrimenti si rischia di fare un elogio del sentimento fine a se stesso.”

Amore: l’errata e diffusa convinzione che sia più giusto vivere in solitudine

Queste le parole della giornalista di The Vision, durante l’intervista televisiva sul 264 del DTT. “La nostra è una società frammentata, viviamo isolati non solo in coppia ma anche nelle relazioni amicali. Il fatto che sempre più anziani siano soli è sintomo di un aumento del problema, e poi c’è una componente sociale che ci ha inculcato l’idea che stare soli sia più giusto – ha aggiunto la giornalista, su Cusano Italia TV – e più vantaggioso per la nostra condizione personale. E le persone si convincono che è meglio così.”

Stare soli ci depotenzia come esseri umani

Sempre più persone dimostrano grande “disillusione nei confronti dell’amore, ritenendolo inutile per se stessi e per gli altri. Nei confronti dell’amore troviamo grande cinismo – ha sottolineato la scrittrice in trasmissione – è un discorso che non si limita soltanto all’amore romantico, ma all’affettività amorosa più in generale. La solitudine ci depotenzia come essere umani.”

L’aiuto della vita in comunità

Una volta pure i genitori educavano i figli con maggiore sicurezza, la presenza dei parenti facilitava l’educazione, vivere insieme consentiva di far sentire la presenza umana dell’altro. Ci si aiutava a partire dalle piccole cose. Vivere in comunità rafforzava gli esseri umani, oggi invece non conosciamo neppure chi vive accanto a noi, allontaniamo le persone che ci circondano e cerchiamo affettività passeggera ed effimera.

“La società è organizzata intorno all’esigenza di stare soli, non a vivere in comunità, e tutto questo si riflette nell’incapacità di vivere autenticamente l’amore. Ci sono ancora grandi pregiudizi nei confronti dell’amore, si confonde l’amore come un sentimento di cui siamo vittime, succubi – si è congedata Jennifer Guerra – col libro non voglio offrire soluzioni, ma aumentare la consapevolezza della solitudine e del mondo che ci circonda e del fatto che nel nostro piccolo possiamo ripensare l’amore verso l’altro, in modo incondizionato, gratuito. Per il benessere individuale.”

“L’amore è uno strumento di gioia perché è amando che raggiungiamo il nostro massimo potenziale di esseri umani. Amare ci rende creativi, vigili, attenti, resistenti in un mondo dominato dalla tristezza. L’amore è grazia sotto pressione.” Così scrive Jennifer Guerra, ne Il capitale amoroso a pagina 101.

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