Gabriel Boric è il nuovo Presidente del Cile. Il leader della sinistra si è infatti aggiudicato il ballottaggio che lo vedeva opposto al candidato ultraconservatore dell’ultradestra José Antonio Kast con oltre il 55% delle preferenze degli elettori.
Boric, che salirà in carica il prossimo 11 marzo, a soli 36 anni diventerà così il più giovane presidente della storia del paese. Un risultato ottenuto grazie alla massiccia affluenza alle urne (oltre il 50%) e a un progetto di cambiamento portato avanti dal leader della coalizione Apruebo Dignidad che hanno di fatto garantito al neo eletto Presidente vittorie nei distretti della Regione metropolitano e in quelli di Valparaiso, nonché di incrementare le preferenze ottenute al primo turno nei collegi delle regioni del nord e del sud in cui Kast aveva ottenuto più voti.
In Cile un’affluenza mai registrata per Boric
Ed è proprio il profilo di Kast, politico dai toni integralisti e visto come erede di un pinochetismo moderno in aperto contrasto con i valori che hanno invece animato la campagna della coalizione guidata da Boric – ambientalismo, parità sociale, lavoro, pensioni, salute, educazione pubblica e diritti umani – ad aver giocato il ruolo più importante in questa tornata elettorale: a Boric si è infatti affidato quell’elettorato moderato che spera in una ripresa del paese e che ponga fine a un lungo periodo di disordini e tensioni sociali.
Ancor prima che il risultato divenisse ufficiale, Kast ha chiamato il suo rivale per riconoscere la sconfitta e congratularsi con lui. A stretto giro per Boric sono arrivate anche le congratulazioni del presidente in carica Sebastian Pinera. Tra le personalità di spicco del paese si registra il messaggio postato sul suo profilo social da Arturo Vidal, centrocampista della nazionale e dell’Inter, che ha affidato al logo della campagna elettorale di Boric la sua soddisfazione per l’esito del ballottaggio.
A scrutinio non ancora chiuso Boric è salito sul palco allestito sull’Alameda per tenere il suo primo discorso. Un discorso teso all’apertura, al dialogo e all’opportunità di poter contare anche su forze nuove nel prossimo parlamento. La vittoria è stata poi festeggiate in molte altre piazze del paese dove hanno risuonato le note degli Inti Illimani per una notte che il Cile già considera storica e che per gli analisti pone fine all’èra del neoliberismo.