Graziano Mesina è stato arrestato ieri notte dai carabinieri del Ros, assieme a quelli del Gis, del Comando provinciale di Nuoro e dello Squadrone eliportato carabinieri cacciatori “Sardegna. Graziano Mesina, 79 anni, noto anche come Grazianeddu, è il più famoso esponente del banditismo sardo. Era latitante da luglio 2020. Mesina deve scontare una condanna a 24 anni di reclusione, che gli era stata notificata dalla Procura generale della Corte d’appello di Cagliari.
La condanna e la latitanza
Graziano Mesina è la primula rossa del banditismo sardo. Era scappato dalla sua abitazione a Orgosolo, nel nuorese, la sera del 2 luglio del 2020, prima che gli venisse notificato l’ordine di carcerazione emesso dopo che la Cassazione aveva confermato la condanna a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Mesina ha trascorso in cella più di quarant’anni, ottenendo poi la grazia che glie era stata revocata. Oggi, a distanza di un anno e mezzo, è stato di nuovo arrestato.
Una vita da bandito e le evasioni
Il suo esordio criminale è precocissimo. La prima volta che Mesina viene arrestato ha 14 anni e un’arma che, chiaramente, non può possedere. Se la cava con il perdono giudiziale, ma è solo l’inizio di una vita fatta di crimini, carcere, condanne ed evasioni. Penultimo di undici figli, Mesina è primatista di evasioni: ventidue, di cui dieci riuscite, alcune in modo romanesco. Il primo tentato omicidio arriva a 19 anni: ferisce a colpi di pistola, in un bar del suo paese – ma lui si dichiara estraneo – un pastore ‘rivale’ della sua famiglia guadagnandosi una condanna a 16 anni. Trasferito dal carcere di Nuoro a quello di Sassari per un altro processo, alla stazione di Macomer salta giù dal treno ma viene riacciuffato poco dopo. La fuga è solo rinviata: il 6 settembre scavalca una finestra e scende lungo un tubo dell’acqua dell’ospedale in cui era stato ricoverato e resta per tre mesi nascosto in montagna. E’ solo il primo di una lunga serie di dentro e fuori.
La mediazione nel rapimento di Farouk Kassam
Nel ’92, durante il sequestro del piccolo Farouk Kassam, Gratzianeddu veste addirittura i panni del mediatore nel tentativo di trattare la liberazione. Nel 2004, ottenuta la grazia, lascia il carcere di Voghera e torna da uomo libero a Orgosolo dove si reinventa guida turistica ma meno di dieci anni dopo finisce di nuovo in manette, stavolta per droga.
La condanna per traffico di droga e la fuga
Il 2 luglio 2020 i carabinieri o alla sua porta per notificargli il verdetto con il quale la Cassazione ha respinto il suo ultimo ricorso ma non lo trovano. Mesina, a 79 anni, è di nuovo fuggito. È irreperibile.
La famiglia decimata per il Covid
Parte della famiglia di Graziano Mesina è stata decimata dal Covid. Alla fine del 2020 sono morte così due sorelle, la minore Antonia, 76 anni, che era ricoverata in ospedale a Nuoro, e Rosa, 94 anni, spirata in casa a Orgosolo. A Budoni (Nuoro), per ragioni diverse dal coronavirus, ai primi di novembre era mancato un altro fratello.
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