Lo stato di emergenza viene prorogato ma solo nel Lazio almeno mille persone hanno scelto la violazione di quarantena dopo essere venuti in contatto con un positivo.
Violazione di quarantena. I casi
Positivo al tampone molecolare, con conseguente obbligo di quarantena, viola le disposizioni e si reca anche al bar ma viene sorpreso dal personale della polizia locale e denunciato. Positivo al Covid sale sul treno e raggiunge la fidanzata a Torino. Il certificato verde era attivo nonostante la malattia. E c’è anche chi, obbligato alla quarantena, va in giro a bordo della sua auto.
Quarantena: il green pass e il “difetto applicativo”
Serve essere identificati tramite un controllo degli addetti ai lavori per scoprire che si è sottoposti a un provvedimento di isolamento visto che il Green Pass resta attivo anche se si è in quarantena a causa di un’infezione accertata da Covid. Non dovrebbe succedere ma il sistema di tracciamento può essere soggetto a bug. Un “difetto applicativo” a cui si sta lavorando per porvi rimedio.
Lo stato di emergenza è stato compreso?
Il consiglio dei ministri del 14 dicembre del 2021 ha stabilito che restano in vigore le norme relative all’impiego del green pass e del green pass rafforzato, che deve essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.
Vengono prorogati, a farla breve, tutti quegli strumenti di semplificazione per l’adozione delle misure straordinarie per affrontare la crisi sanitaria, nonché i poteri derivanti dallo stato di emergenza al capo della protezione civile e alla struttura del commissario straordinario.
Una disposizione che sembra non essere del tutto in linea con gli ultimi accadementi , almeno per quanto riguarda alcuni privati cittadini. Solo nel lazio, infatti, mille persone hanno violato la quarantena, dopo essere venuti in contatto con una persona positiva ed è allarme sul fronte del tracciamento per evitare la diffusione del Covid.
A lanciarlo è l’assessore alla sanità, Alessio D’amato al quale sono giunte troppe segnalazioni dai servizi delle Asò di non collaborazione sul contact tracing e di mancato rispetto delle regole, senza contare i “furbetti” del green pass, che si starebbero organizzando per averne uno falso, o per usare in sostituzione quello di qualche familiare.
La Regione Lazio e il rischio delle restrizioni
Secondo quanto afferma D’Amato, soprattutto per scongiurare un potenziale ritorno della regione Lazio in zona gialla dopo le feste, mai come ora bisogna essere virtuosi e rigorosi. Inutile ricordare che una ulteriore pressione sulle strutture ospedaliere, cioè aumentare i ricoverati, creando ulteriori problemi nell’assistenza alle altre patologie non Covid, potrebbe far dilagare il problema ben oltre l’emergenza.
Soltanto nelle ultime 24 ore nel Lazio si sono superati i 2000 casi e più di 1000 a Roma città. Sono in aumento i positivi sia nella Capitale (+162), che nei comuni della provincia (+363) e nei capoluoghi di provincia (+305). Nel complesso alla data di giovedì 16 dicembre sono 1164 i casi positivi al Covid19 a Roma città, 773 in provincia e 715 nel resto del territorio regionale.
La proroga dello stato di emergenza, voluta fortemente dal governo Draghi, serve per attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge. L’ultimo provvedimento attuato coinvolge lo smart working, la proroga consente ai dipendenti pubblici e a quelli privati di ricorrere al lavoro da remoto, derogando ad accordi sindacali o individuali con l’azienda. lo stato d’emergenza proroga anche i congedi parentali per i lavoratori dipendenti genitori di figlio convivente minore di 14 anni, la cui attività didattica o educativa in presenza sia sospesa o il figlio stesso risulti positivo al coronavirus o in quarantena.
Fatta la legge, trovato l’inganno? In ogni caso la situazione è da tenere sotto controllo visto che la priorità per alcuni sarebbero del tutto avulse dal contesto che riguarda l’emergenza pandemica in corso.