Accadde oggi, 18 dicembre 1916: termina la sanguinosa battaglia di Verdun. Ribattezzata “tritacarne” per l’enorme numero di morti e feriti che causò, la battaglia di Verdun fu l’unica grande offensiva tedesca sul Fronte Occidentale durante la Prima Guerra Mondiale. I combattimenti cominciarono il 21 febbraio 1916.

Accadde oggi, 18 dicembre 1916: termina la sanguinosa battaglia di Verdun

La battaglia di Verdun si combattè tra l’esercito francese e quello tedesco, tra la prima battaglia della Marna del 1914 e l’ultima offensiva del generale Erich Ludendorff nella primavera del 1918. Fu una delle più violente e sanguinose battaglie di tutto il Fronte Occidentale durante la Prima Guerra Mondiale. Da una parte l’esercito tedesco, guidato dal capo di stato maggiore generale Erich von Falkenhayn, dall’altra l’esercito transalpino, guidato dal comandante supremo Joseph Joffre, poi sostituito al termine del 1916 dal generale Robert Georges Nivelle (nella foto: il generale Joffre mentre premia con medaglie al valore alcuni reduci di Verdun).

Verdun punto di svolta della Grande Guerra

Verdun costituì un punto di svolta cruciale della Prima Guerra Mondiale sul Fronte Occidentale, in quanto segnò il momento in cui il peso principale delle operazioni si spostò dalla Francia al Regno Unito, con la parallela Battaglia della Somme, facendo così svanire le ultime concrete possibilità della Germania di vincere la guerra; inoltre, influenzò l’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America che però arrivò solo nel 1917 come decisione del Congresso statunitense e nel 1918 a livello operativo sul campo.

Verdun leggenda nazionale francese

Questa mostruosa battaglia è diventata una sorta di sacra leggenda nazionale in Francia. Uno scontro sinonimo di forza, eroismo e sofferenza, i cui effetti e ricordi perdurano ancora oggi. La battaglia coinvolse quasi i tre quarti delle armate francesi, e benché nella storia e nella stessa Grande Guerra, ci siano state battaglie anche più cruente, Verdun detiene senza dubbio il non invidiabile primato di campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro. In tal senso, si avvicina a Verdun solo la battaglia di Stalingrado combattuta nella Seconda Guerra Mondiale tra russi e tedeschi.

Gli obiettivi della Germania

Nei piani del capo di stato maggiore generale tedesco, l’importanza morale e propagandistica di un attacco a Verdun avrebbe fatto in modo che tutto lo sforzo francese si riversasse nella difesa di un caposaldo ritenuto di primaria importanza per la Francia. Lo scopo era quello di convogliare il maggior numero di truppe nemiche in un solo settore, per poi colpirlo con la massima potenza possibile con il violento impiego di artiglieria, in modo da infliggergli il maggior numero di perdite possibile. L’esito della battaglia di Verdun fu una straordinaria vittoria difensiva della Francia. Grande incertezza sulle terribili cifre ma si arriva al milione tra morti, feriti e dispersi: circa 500.000 tra i francesi, più di 430.000 tra i tedeschi in 10 mesi di combattimenti.

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.