E’ arrivato l’ok da parte del comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA riguardo l’uso del farmaco Paxlovid per il trattamento del Covid-19. Il medicinale, che non è ancora stato autorizzato nell’UE, può essere impiegato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da Covid-19 che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di progressione verso una malattia grave. Il Paxlovid deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi ed entro 5 giorni dall’inizio dei primi sintomi. E’ un passo in avanti nella lotta contro il Sars-Cov2 che negli ultimi 2 anni ha ucciso oltre 135mila persone solo in Italia. L’uso dei vaccini resta un arma fondamentale in termini di prevenzione e circolazione del virus ma in ambito terapeutico c’è ancora molto da fare. Questo farmaco si aggiunge a quelli già approvati da EMA e che possono concretamente fare la differenza.
Farmaco anti covid, come dovrebbe funzionare il medicinale
Paxlovid è un farmaco antivirale orale che riduce la capacità di SARS-CoV-2 (il virus che causa il COVID-19) di moltiplicarsi nel corpo. Il principio attivo PF-07321332 blocca l’attività di un enzima necessario al virus per moltiplicarsi. Paxlovid fornisce anche una bassa dose di ritonavir (un inibitore della proteasi), che rallenta la degradazione di PF-07321332, consentendogli di rimanere più a lungo nel corpo a livelli che influenzano il virus. Si prevede che Paxlovid ridurrà la necessità di ricovero ospedaliero nei pazienti con COVID-19. I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme due volte al giorno per 5 giorni. L’EMA ha emesso questo avviso per supportare le autorità nazionali che potrebbero decidere su un possibile uso precoce del medicinale prima dell’autorizzazione all’immissione in commercio, ad esempio in contesti di emergenza, alla luce dell’aumento dei tassi di infezione e dei decessi dovuti a COVID-19 in tutta l’UE. Per le donne in gravidanza si raccomanda di interrompere l’allattamento al seno perchè studi di laboratorio sugli animali suggeriscono che dosi elevate di Paxlovid possono avere un impatto sulla crescita del feto.
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