Sciopero generale 16 dicembre: il Partito Comunista di Marco Rizzo critica l’atteggiamento della Cgil. “Noi abbiamo appoggiato lo sciopero dei lavoratori, non il comportamento della Cgil che arriva a tempo scaduto, perché lo sciopero andava fatto quando è stata impostata la legge di bilancio, non quando è chiusa”, ha detto Marco Rizzo ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sciopero generale 16 dicembre, il parere di Rizzo
Rizzo ha rincarato la dose: “Siamo totalmente in disaccordo con la segreteria di questi sindacati che hanno fatto finta di fare i sindacati che si sono ritrovati davanti a un muro: o facevano questa mossa in extremis oppure perdevano tutti gli iscritti. Lo sciopero è stato fatto sulla distribuzione di 8 miliardi per il taglio delle tasse, ma nessuno ha detto che solo l’aumento delle spese militari della Nato ci costa quest’anno 7 miliardi in più”.
L’attacco a Landini
Nel mirino di Rizzo c’è soprattutto il segretario della Cgil Maurizio Landini. “La cosa che fa sorridere -ha detto Rizzo- è che Landini ha detto che questo non è uno sciopero contro Draghi, ma contro le forze politiche che sostengono Draghi. Peccato che le forze di governo sono degli scendiletto, le decisioni le prende Draghi. Non ha avuto il coraggio di dire che è stato uno sciopero contro Draghi. Landini del resto ha la manina di Draghi sulla spalla, abbiamo visto tutti le foto. Di questo sciopero hanno parlato pochissimo, perché Draghi ha una potenza di fuoco impressionante. La gente non ne può più, se ci fosse un sindacato che prendesse davvero le regole della conflittualità ne vedremmo delle belle in questo Paese”.