E sciopero generale fu. Questa mattina a partire dalle 10 migliaia di lavoratori sono scesi in piazza per la mobilitazione indetta nei giorni scorsi da Cgil e Uil.
Nonostante il dialogo delle ultime settimane con il governo e la spaccatura interna con la Cisl che si è defilata, i sindacati hanno confermato lo sciopero e oggi sono in piazza per protestare contro la Manovra dell’esecutivo Draghi. La protesta, accompagnata dallo slogan “Insieme per la giustizia”, si è sviluppa con manifestazioni a Milano, Bari, Cagliari, Palermo e Roma.
I motivi dello sciopero generale
Fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà. E ancora sanità, non autosufficienza e scuola. Questi i punti critici della legge di bilancio, secondo Cgil e Uil.
Il tema centrale però resta quello fiscale. Il governo ha annunciato che la manovra punterà a tagliare otto miliardi di tasse. Risorse che, per i sindacati, dovrebbero andare “al lavoro e ai dipendenti”, oltre che ai pensionati. Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri hanno indetto lo sciopero puntando il dito nello specifico contro i partiti di maggioranza per l’insoddisfacente trattativa sulla riforma fiscale.
L’attacco a Confindustria
Dal palco allestito in piazza del Popolo a Roma, il segretario della Cgil ha poi lanciato una stoccata al presidente di Confindustria Carlo Bonomi che nei giorni scorsi si era mostrato molto critico verso la mobilitazione. “Mi colpito la dichiarazione del presidente di Confindustria, che si è detto triste per lo sciopero. Sono rimasto sorpreso. Mi è venuto in mente – ha detto Landini – Enzo Jannacci e la canzone ‘Ho visto un re’. Noi siamo abituati a guardare negli occhi le persone. Non siamo capaci di essere contenti e felici quando un lavoratore perde il posto di lavoro”.
Gli fa eco Pier Paolo Bombardieri: “Vorrei mandare un messaggio al presidente di Confindustria Bonomi, che ieri si è detto triste per lo sciopero: qui ci sono lavoratori che sono tristi perché hanno perso il posto il lavoro. Pensi a loro, pensi alle aziende che hanno licenziato”. Così il segretario generale della Uil.
Le reazioni della politica
Dalla politica, si registra il duro giudizio della Lega: “Per la prima volta c’è una manovra economica che non dimentica nessun lavoratore. Rispetto chi utilizza il proprio diritto di scioperare ma bloccare il Paese a ridosso del Natale in mezzo a una pandemia non mi sembra una scelta sensata” così il segretario del Carroccio Matteo Salvini a margine dell’assemblea Coldiretti a Roma.
“Mi auguro che non ci sia nessuno scollamento con il Paese – dice invece Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle – Stiamo vivendo una situazione difficile, chiaramente c’è un malessere diffuso che la classe politica non può trascurare. Il M5S continua a favorire il dialogo, la coesione sociale è importantissima, e quindi la settimana prossima incontrerò i sindacati e le associazioni di categoria per capire le loro ragioni”.
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