La Premier League, il campionato più importante e ricco del mondo, rischia la sospensione per via del forte aumento dei contagi da Coronavirus nel Regno Unito.
La variante Omicron mette in ginocchio la Premier League
La Premier League si ritrova a fare i conti con la variante Omicron del virus. Dopo il focolaio che ha colpito il Tottenham, con il rinvio della gara contro i francesi del Rennes in Conference League, il Tottenham di Antonio Conte è stato costretto a vedersi rinviata la partita contro il Leicester. Il Covid spaventa anche altre formazioni di Premier League. La situazione contagi sembrerebbe essere sfuggita di mano ed il Chelsea ha registrato altri tre casi di positività. L’ondata devastante di contagi ha portato molti dirigenti ed allenatori a rivolgersi alla Federazione inglese per chiedere di inasprire le misure di contenimento al fine di evitare un ulteriore incremento dei contagi. C’è chi ha addirittura ipotizzato una sospensione della Premier League fino a metà Gennaio.
Il Covid in Premier League
Nel massimo campionato inglese, i contagi sono fuori controllo. Il giocatore croato, ex Inter, Mateo Kovacic è risultato positivo e dopo essere stato prontamente isolato, un nuovo giro di tamponi ha fatto spuntare altri tre contagi tra le fila dei blues. Il Chelsea, questa sera giocherà contro l’Everton e la gara è a forte rischio. Un’altra gara rinviata è stata quella tra Manchester United e Brighton. Sono 13 i positivi tra le file del Brentford. E proprio l’allenatore del Brentford, Thomas Franck, insieme a quello del Leicester, Brendan Rodgers, hanno chiesto alla FA di poter sospendere la Prmeier League rinviando i quarti di finale di Carabao Cup.
I numeri del contagio in Premier
Finora le squadre coinvolte sono: Chelsea, Watford, Tottenham, Brighton, Norwich, Leicester, Manchester United e Brentford. La variante Omicron è arrivata nella Premier Legaue e sta decisamente condizionando il regolare svolgimento della competizione. Brendan Rodgers, tecnico del Leicster, in merito alla situazione contagi in Premier League e la relativa sospensione, ha dichiarato: “”Giocatori, allenatori e dirigenti tutti vogliono giocare. Ma la salute di tutti deve essere la priorità. Con più giocatori disponibili, il prodotto è migliore”.