Tensione in Libia, dove la Brigata Al-Samoud ha circondato la sede del Governo libico e l’ufficio del primo ministro Abdul Hamid Dbeibah a Tripoli. Il presidente del Consiglio presidenziale Mohammed el Menfi ha richiesto l’intervento di una forza militare per proteggere la sua casa. Il gesto, come ha spiegato il leader dei miliziani che hanno compiuto questa irruzione, mira a non far celebrare le “elezioni presidenziali” previste per il 24 dicembre e chiudere poi ”tutte le istituzioni statali”.
Sia il presidente al Menfi sia i membri del Consiglio sono stati trasferiti in un luogo sicuro, dopo aver ricevuto informazioni sull’intenzione delle milizie armate di assaltare anche le loro case.
Tensione in Libia, la miccia dopo il Consiglio di Presidenza
La miccia che avrebbe fatto scattare questa rappresaglia, secondo le prime ricostruzioni, andrebbe ricercata nel Consiglio di Presidenza che, in qualità di Comandante supremo delle Forze armate, ha deciso di sollevare dal suo incarico il comandante del distretto militare di Tripoli, Abdel Basset Marwan. Quest’ultimo doveva essere sostituito e dal maggiore generale Abdel Qader Mansour.
Come riporta l’Ansa, inoltre, parti della capitale libica sono senza elettricità.