Il Campionato del Mondo di Formula 1 ha visto trionfare Max Verstappen dopo un’ultima gara imprevedibile ed emozionate ed una lotta al vertice tra Max e Lewis Hamilton. Il pilota Red Bull, figlio d’arte, è approdato in F1 da minorenne costruendo la sua carriera attraverso uno stile guida emozionante. Il sette volte campione del mondo, invece, è maturato negli anni anche grazie a scelte azzeccate in carriera. Entrambi accomunati da un percorso che, per loro come per altri campion del mondo di Formula 1, si snoda attraverso alcuni step fondamentali.
Gli step per diventare un pilota di F1:
Il primo passo è quello dei go-kart. Fernando Alonso ad esempio, campione del mondo di estremo talento guidava i kart già dalla tenera età di tre anni. Dopo le prime esperienze e le prime competizioni nazionali ed internazionali, se i risultati arrivano, si approda, dopo diversi anni di gare, nelle categorie minori della F1.
La GP3, GP2 e l’Indycar rappresentano un vero e proprio step determinante nella carriera di un pilota. Queste categorie sono anche una passerella utile ai tanti osservatori e finanziatori delle maggiori e minori scuderie di Formula Uno per selezionare i ragazzi più talentuosi per creare le line up del futuro.
Ci sono però altre strade rispetto alla così detta gavetta per accedere nell’olimpo dei motori. Il più comune è sicuramente affidarsi alle Academy ufficiali. Come nel calcio, anche le squadre di F1 hanno dei programmi specifici per i giovani piloti del futuro. La Ferrari, ad esempio ha all’interno di Maranello una Academy volta a scegliere i piloti del futuro. Nata nel 2004 ha visto nascere campione affermati come Charles Leclerc e piloti che devono ancora scrivere pagine di F1 come Mick Schumacher. Un altro modo meno convenzionale, ma comunque percorribile per pochi è accedere al Circus attraverso gli sponsor.
L’ultimo metodo è il più elitario. Come tutte le massime categorie sportive la Formula 1 è rappresentata da grandi investimenti, quindi se ci si autofinanzia o si trovano gli investitori giusti, la si può raggiungere più o meno facilmente. Un esempio è rappresentato dal pilota più vincente di sempre, Michael Schumacher. Il tedesco fu finanziato da un imprenditore del suo paese che lo aveva notato in alcune competizioni in categorie minori.
Ma quanto costa diventare un pilota di Formula 1.
Il mondo delle corse è sempre stato per pochi eletti, il talento però molte volte non basta. Partendo già dai primi passi, come detto i kart, una stagione può arrivare a costare fino a 20.000 euro a stagione, nelle categorie internazionali, il costo raddoppia. Più si sale quindi e più le spese aumentano. Per partecipare ad un mondiale di Formula 3 o Formula 2 le cifre che si aggirano intorno al milione di euro. Cifre che cambiano decisamente per un mondiale di Formula 1. Nella massima competizione internazionale, infatti, gli investimenti partono dai 6 milioni di euro a stagione.
Diventare quindi un pilota di Formula 1 rimane un sogno per pochi. Max Verstappen però ce l’ha fatta entrandovi dalla porta principale. Anche se figlio dell’ex pilota Jos Vertappen, ha iniziato la sua carriera nei kart per poi proseguire nelle formule minori. L’olandese infatti dopo la vittoria nel campionato del mondo in Formula 3 nel 2014 ha saltato la F2 approdando all’età di 17 anni in Formula 1. L’esperienza di questi anni e un talento cristllino lo hanno portato a conquistare il titolo di Campione del Mondo 2022.