Sebastiani Rieti che gran bel canestro tra senso della famiglia e solidarietà

Domenica in vista del derby della città sabina una stupenda iniziativa in favore di chi ha bisogno di sostegno e di suggerimenti

Sebastiani Rieti che gran bel canestro

La Sebastiani Rieti impiega la Pallacanestro, vera forza motrice della sua gloriosa storia, per provare ad aiutare chi sa ascoltare il prossimo.

La società reatina lo farà tramite i numeri delle genti, sabine e non, che si sapranno recare a vedere il derby cittadino da giocare in sede nazionale contro la NPC. Una stupenda iniziativa in favore di un consultorio, una di quelle strutture di accoglienza per le famiglie prese da insicurezze, di varia natura, di vario genere, in un momento storico ed economico ancor più delicato.

E’ proprio il caso di dire quando…“La solidarietà va a canestro”. Una stupenda iniziativa della Sebastiani Rieti. Che non bada solo alle vicende del campo. Per carità: vincere è importante. Conseguire risultati porta all’attenzione dei grandi club delle categorie più importanti.

Ma vuoi mettere se concedi umana comprensione e spessa collaborazione alle famiglie del territorio? Non ci sono vittorie più rilevanti, che intessere dei sani rapporti con le famiglie degli atleti, abituali frequentatori di palestre e palazzi dello Sport. Per coinvolgerne altre. Altrimenti resta un modo fine a sé stesso, chiuso per egoismi, pensieri votati solo ai numeri. E dimenticare la gente indietro non è proprio cosa praticabile. Ma in qualsiasi, momento della vita. Tanto per i giovanissimi, da gestire, da 20 mesi, in mezzo a una mare di brutte cose. Quanto per le persone per motivi di solitudine e di età, gli anziani, specialmente, che hanno visto e registrato aumentare i propri timori.

Domenica 19 dicembre una parte dell’incasso sarà devoluto al Consultorio Diocesano ‘In Famiglia’ di Rieti. Tutto questo è stato organizzato per contribuire alle molteplici attività che la struttura porta avanti tutti i giorni.

Cos’è il Consultorio Diocesano “IN FAMIGLIA”

E’ un servizio finalizzato alla promozione umana della persona, della coppia e della famiglia, ispirandosi ai valori cristiani e ai principi fondamentali della dottrina sociale e familiare della Chiesa Cattolica.

Le attività sono di tipoConsultoriale Assistenza psicologica, etica, spirituale e sociale, giuridica, medica a tutti coloro che ne facciano richiesta.

Formativo Corsi di formazione su problematiche sociali ed educative. Da proporre nelle scuole, incontri, convegni, dibattiti per offrire un aiuto a prevenire o affrontare positivamente difficoltà della vita personale, familiare e lavorativa.

Di coordinamento creare intese con le realtà ecclesiali, le istituzioni socio-sanitarie, le scuole; le associazioni che si occupano di esperienze familiari e fragilità umane.

Accompagnamento nei processi di affidamento e adozione dei minori, consulenza etica nei momenti di crisi del ciclo di vita familiare, problematiche di violenza fisica/psicologica familiare, casi di bullismo e cyberbullismo.

La direzione Il Consultorio Diocesano ‘in Famiglia’ è diretto Concetta De Filippis, presieduta da Don Luca Scolari, rappresentante della Diocesi e da Don Pietro Zych, responsabile della Pastorale dello Sport. La sede operativa è si trova in via San Rufo 22. Ed è aperta al pubblico coi seguenti orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 10 alle 12,30, mercoledì e venerdì dalle 16,30 alle 18,30.

Per appuntamento: 0746253651 oppure 3313115309.

La Pallacanestro ha una forza trainante di grande convinzione, attrattiva, carisma, forza d’animo. Anche per chi la osserva da sempre mediante il mezzo televisivo. Pure in una domenica da derby. Persino insieme, una volta smesse le rivalità interne alle mura cittadine. E ai bisogni di classifica. Perché occorre fare i conti, con le vicende agonistiche.

Ma la dimostrazione più bella saprà arrivare da uno di quei posti, RIETI, che hanno saputo conquistare posti di rilievi, prima in Serie A1 poi in Serie A2. Quindi, addirittura, negli anni ’80, in Europa. Con tanto di vittoria della Coppa Radivoje Korac. La terza competizione continentale. Questa volta basta arrivare nelle case, nei cuori. Nelle teste, delle persone. E farle ragionare. Riflettere. Positivamente.

Smentiteci, se avete altrettanta, di forza d’urto. Con la debolezza umana, no, con quella, non si scherza. Non si deve. Nemmeno per un minuto. Anche quesot è, un positivo lavoro di squadra.