Obbligo vaccinale forze dell’ordine: scatta oggi per poliziotti, carabinieri e militari. “L’inadempienza porterà all’immediata sospensione del servizio senza ricadute disciplinari con la conservazione del rapporto di lavoro”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in audizione alla commissione Affari costituzionali del Senato. Il Viminale ha però chiarito in una circolare che “per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della “tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette”.

Obbligo vaccinale forze dell’ordine: stop stipendio per inadempienti

La sospensione dello stipendio è un tema molto delicato e i sindacati chiedono al Viminale di rivalutare il provvedimento. Domenico Pianese, segretario generale del Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Noi -ha affermato Pianese- già abbiamo una percentuale elevatissima di adesione alla campagna vaccinale, oltre il 90% del personale della Polizia, ci auguriamo che i colleghi che dovessero incorrere in questa sospensione dal servizio siano il numero più basso possibile. A spanne abbiamo ipotizzato che ci saranno almeno 1 migliaio di persone della Polizia di Stato che incorreranno in questa sanzione: si tratta dell’1%. Non è tanto, ma mi metto nei panni di quelle famiglie che si vedranno togliere l’unica fonte di sostentamento. Il provvedimento prevede che andranno a stipendio zero per i prossimi 6 mesi”.

Tutela legale

“Noi -ha aggiunto Pianese- forniremo ai nostri iscritti o al personale in generale le indicazioni per rivolgersi al nostro studio legale di riferimento che li seguirà. Sono ricorsi che devono essere presentati al Tar quindi sono anche procedimenti costosi da sostenere. Noi siamo estremamente preoccupati del sostentamento di queste famiglie. Abbiamo scritto al Ministero dell’Interno per chiedere di rivalutare questa situazione”.