Consiglio Europeo, comunicazioni di Draghi al Parlamento. Il presidente del Consiglio Mario Draghi parla alla Camera e al Senato in vista della riunione dei Capi di Stato o di governo degli Stati membri, che si terrà il 16 e 17 dicembre a Bruxelles.

Consiglio Europeo, Draghi riferisce in Parlamento

Tra i temi al centro delle discussioni del Consiglio Ue anche quelli legati alla pandemia. “L’inverno e la diffusione della variante Omicron, dalle prime indagini molto più contagiosa, ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia” -ha affermato Draghi, parlando della situazione Covid. “I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, nell’UE, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela”.

Natale sicuro

“I dati di oggi in Italia descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso -ha sottolineato Draghi-. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri“. Il premier ha poi ribadito l’invito a vaccinarsi: “Chi non l’ha ancora fatto si vaccini, è l’unico modo per tenere il Paese aperto”.

Rincari bollette

Draghi ha affrontato anche il tema dell’aumento del prezzo dell’energia. “I rincari riflettono anche un problema strutturale della transizione energetica -ha spiegato Draghi-. L’espansione delle rinnovabili è ancora incompleta, anche a causa delle esitazioni dei Governi di molti Paesi. Al tempo stesso, per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni, a livello globale utilizziamo meno fonti fossili come il carbone. Il risultato è una dipendenza da combustibili di transizione come il gas, con rischi di aumento dei prezzi. Nell’immediato, la nostra priorità è limitare la volatilità dei prezzi dell’energia, che rischia di avere un impatto significativo sui bilanci delle famiglie e delle imprese. In particolare, vogliamo proteggere le fasce più deboli della popolazione, che risentono maggiormente di questi aumenti”.

Il ricordo delle vittime di Ravanusa

Draghi ha iniziato il suo discorso ricordando “le nove vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali. E’ essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili”, ha affermato il premier.