Manca sempre meno all’uscita nei cinema di Spider-Man: No way home, e nonostante Paul Thomas Anderson possa sembrare il tipo di regista più lontano da blockbuster del genere, questo non gli impedisce di capire l’importanza di simili prodotti più commerciali per il bene dell’intera industria.

Paul Thomas Anderson: “Spider-Man: No way home riporterà la gente al cinema”

Il poster di Spider-Man: No way home
Il poster di “Spider-Man: No way Home”

In un lungo articolo a lui dedicato dal New Yorker, Paul Thomas Anderson ha avuto modo di esprimere il suo punto di vista sui cambiamenti a cui sta andando incontro Hollywood negli ultimi tempi. Pur ammettendo le complicazioni portate dalla pandemia, l’analisi di Anderson appare decisamente più conciliante rispetto a quella di altri addetti ai lavori. “Sono discorsi che non prendo troppo sul serio, anche se lo streaming e i numerosi film sui supereroi rendono il confronto più difficile”, ha dichiarato il regista, che poi ha tenuto a rimarcare la sua distanza dalle posizioni contrarie ai cinecomics espresse da colleghi del calibro di Martin Scorsese, Ridley Scott o Jane Campion.
“Mi sembra che negli ultimi tempi vada di moda affermare che i film sui supereroi abbiano rovinato il cinema o cose del genere. Io non la penso affatto così – ha sottolineato Anderson – Anzi, proprio oggi che siamo tutti così preoccupati da come riportare le persone al cinema, sai cosa ci riuscirà davvero? Spider-Man: No way home ci riuscirà. E dovremmo tutti essere felici di questo”.

Lo streaming non distruggerà Hollywood

Il regista di Boogie nights (1997), Magnolia (1999), Il petroliere (2007) e dell’imminente Licorice pizza, la cui uscita è prevista per il prossimo 25 dicembre, si è poi espresso sullo streaming.

Anche su questo argomento, la sua posizione non appare allineata con i giudizi più apocalittici tanto di moda a Hollywood.
“Le cose non sono così diverse rispetto a quando ho iniziato a fare questo lavoro”, ha precisato Anderson. “All’epoca – prosegue – si doveva tener conto dell’uscita in home video che, di fatto, è la stessa cosa dello streaming, cioè qualcosa che porta l’intrattenimento a casa tua. L’unica differenza, secondo me, è nella difficoltà di trovare quello che cerchi perché sulle piattaforme ci sono davvero tantissimi film! Io stesso – ha concluso il regista – sono una di quelle persone che guarda per ore i menù delle piattaforme fino allo sfinimento”.

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