In Regno Unito la variante Omicron del covid inizia a farsi sentire. Secondo gli ultimi dati, oltremanica il 40% dei nuovi contagi riguarda questa mutazione del virus. E nei prossimi giorni è attesa una nuova ondata di contagi. Per questo da oggi entra in vigore il Piano B, come il nome del Premier, Boris Johnson.
Per il governo la situazione covid “andrà peggiorando” nel Regno Unito
La giornata era fosca, come di abitudine sui cieli di Londra, anche per la telefonata del Segretario di Stato alla Salute britannico Sajid Javid, che confermava alla stampa la presenza di dieci ricoverati affetti da questa variante. Poche ore dopo, Omicron portava in dote il primo decesso. Lo stesso Javid parla in tono duro: la variante si diffonde “a una velocità che non avevamo mai visto prima”. In un Paese come il Regno Unito dove le infezioni giornaliere si attestano, secondo le stime, intorno a quota 200.000 ogni 24 ore (sono stati rilevati oltre 54.000 casi, ndr): per il Segretario alla Salute infine, Omicron sarà la variante dominante fra sole 48 ore. 2 giorni. Nel suo discorso alla camera dei Comuni Javid infine ha evidenziato come le morti e le ospedalizzazioni sono attese in “crescita drammatica” nelle prossime settimane. Per questo l’NHS (il sistema sanitario nazionale britannico) tornerà al suo più alto livello di emergenza.
Londra corre ai ripari
Boris Johnson per questo ha deciso di lanciare un’iniziativa dal nome “Omicron Emergency Booster National Mission” che impegna forze e risorse per fornire, a tutti coloro saranno interessati, una terza dose di vaccino entro la fine dell’anno. E si è rivolto ai sudditi di Sua Maestà, ribadendo l’importanza di proteggere sé stessi e i propri cari. Si accarezza anche l’ipotesi Green Pass: non c’è ancora un vero e proprio obbligo vaccinale, ma da ora in poi per poter accedere alle discoteche sarà obbligatorio mostrare la prova di una doppia vaccinazione o di un tampone rapido. Javid ha comunque voluto rassicurare i preoccupati: “Anche con il Piano B avremo meno restrizioni rispetto ad altri Paesi in Europa”.
Il piano B
Messo a punto lo scorso settembre, il piano B del governo prevede, dal 10 dicembre, mascherine obbligatorie in diversi eventi pubblici al coperto (cinema, teatri, posti di lavoro). Da lunedì 13 dicembre invece viene implementato lo smart working. Da mercoledì 15 dicembre invece il Covid Pass (o un tampone rapido negativo) sarà obbligatorio, come detto, per le discoteche, e eventi con almeno 500 persone senza posti a sedere assegnati… Salvo il voto del Parlamento.
Ma in Parlamento scoppia la rivolta
Non tanto sugli scranni dell’opposizione labourista, ma nello stesso partito di Johnson: secondo il Guardian sarebbero un centinaio i deputati pronti a votare contro il Piano B del Premier. Il tutto mentre sullo sfondo non si placa lo scandalo dei party natalizi di Downing Street dello scorso anno.
La vita al tempo del covid nel Regno Unito
L’esempio classico della vita quotidiana a Londra è l’utilizzo della metropolitana e dei servizi ferroviari che collegano la Capitale. Fra smart working e timori di contagi da covid, oggi sulle piattaforme della tube londinese, ed in generale di tutto il Regno Unito, si è registrato un calo del 20% delle presenze rispetto allo scorso lunedì.