Vaccino covid terza dose: si viaggia al ritmo di 400mila al giorno. E’ quanto ha evidenziato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Vaccino covid terza dose e nuove prime dosi

“Siamo in una fase del tiro alla fune o della resistenza reciproca –ha affermato Cartabellotta-. Da un lato c’è il virus che continua a circolare in maniera importante e ciò determina un impatto sugli ospedali modesto rispetto all’epoca pre-vaccinali, ma più casi ci sono e più ci sono ricoveri e decessi. Dall’altro lato stiamo cercando di fare resistenza innalzando il muro di protezione con le vaccinazioni e le terze dosi. Nelle ultime tre settimane abbiamo fatto oltre 600mila nuovi vaccinati e questa è un’ottima notizia. Per quanto riguarda le terze dosi, abbiamo toccato anche quota 500mila, mediamente ne facciamo oltre 400mila al giorno”.

Picco dei contagi

“E’ difficile dire quando raggiungeremo il picco dei contagi, anche perché abbiamo situazioni differenziate sui territori -ha spiegato Cartabellotta-. La media nazionale spesso non restituisce le notevoli differenze regionali. Va comunque detto che nell’ultimo report dell’Ecdc l’Italia ad oggi viene considerato il Paese che desta meno preoccupazioni in Europa”.

Protezione dal contagio

Cartabellotta ha fatto chiarezza anche sull’efficacia del vaccino nel proteggere dall’infezione. “I non vaccinati hanno un rischio molto più elevato di contagiarsi, chi è vaccinato invece ha un rischio del 25%. Dopo i 5 mesi il rischio aumenta del 60%. Quel margine di rischio viene coperto dall’uso delle mascherine, dal distanziamento e dal lavaggio delle mani. Non abbiamo un vaccino sterilizzante, per questo c’è bisogno di mettere una pezza con le misure individuali”.