Tragedia in provincia di Roma: morto operaio di 25 anni nel pomeriggio di venerdì dopo una caduta da circa quindici metri di altezza mentre lavorava sul tetto di un capannone della Zona Industriale di Monterotondo. Il fatto è avvenuto intorno alle 14. Il ragazzo, dipendente di una ditta edile chiamata dai titolari del capannone per riparare le grondaie del tetto, ha commesso un passo falso passando su un lucernaio che non è riuscito a sostenere il peso dell’uomo. Quest’ultimo è caduto dal vertice del capannone cadendo a terra dopo un volo di circa quindici metri.

Per il classe 1996, rumeno ma che viveva a Monterotondo già da tempo, non c’è stato nulla da fare. Non è servito a nulla neanche l’intervento  118 con l’eliambulanza: i soccorritori intervenuti sul posto hanno potuto soltanto constatare il decesso dell’operaio. Sul posto per accertare l’accaduto sono quindi arrivati i carabinieri della stazione di Monterotondo e gli ispettori del lavoro della Asl territoriale di competenza.

Morto operaio, si indaga per omicidio colposo

È stato inoltre aperto un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Tivoli che indaga per omicidio colposo. Il ragazzo, infatti, non era “vincolato” durante i lavori. Non aveva, quindi, dispositivi di sicurezza, come funi o ganci, che gli avrebbero di certo salvato la vita. Sotto indagine la ditta che stava svolgendo i lavori mentre sono totalmente estranei alla vicenda i titolari del capannone dove è avvenuta la tragedia. La Salma del 26enneè stata portata all’istituto di medicina legale de La Sapienza, il corpo dell’uomo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Si tratta della seconda tragedia nel giro di pochi mesi avvenuta presso la zona industriale di Monterotondo.

Seppur con modalità diverse, il 58enne Roberto Leli, titolare della Tipografia Balzanelli, aveva perso la vita cadendo da un lucernario alto tre metri mentre cercava di riparare alcuni danni insieme al figlio 27enne, quest’ultimo salvatosi seppur con diverse fratture. Le morti sul lavoro continuano ad essere una piaga della nostra società.

Secondo i dati dell’Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate  tra gennaio e luglio 2021 sono state più di 300mila di cui 772 con esito mortale.