Anche la Calabria passa in zona gialla dopo il cambio di colore del Friuli Venezia Giulia e della provincia di Bolzano. La situazione pandemica è in peggioramento su tutto il territorio nazionale, l’unica regione italiana a rischio basso è il Molise
Calabria zona gialla
La Calabria ha superato tutti e tre i parametri che portano al cambio di colore: incidenza, ricoveri ordinari e terapie intensive. La Regione ha infatti un indice Rt superiore ai 50 casi a settimana ogni 100mila abitanti, ha superato il limite del 15% di posti letto occupati da malati Covid in area medica e più del 10% del tasso delle terapie intensive. Con questi dati, la zona gialla è automatica.
Cosa cambia
La stretta, che partirà da lunedì 13 dicembre, prevede il limite di 4 persone al tavolo per il settore della ristorazione (esclusi i conviventi) sia all’aperto che al chiuso e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto (come in realtà già predisposto dal presidente della regione Roberto Occhiuto con un’ordinanza del 6 dicembre).
Le Regioni a rischio per Natale
Sette Regioni e Province autonome superano, questa settimana, la soglia di allerta per l’occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Bolzano, Trento, Veneto oltre appunto alla Calabria. Il rischio per questi territori è cambiare colore la prossima settimana. Vedono inoltre avvicinarsi le soglie critiche anche il Lazio, con il 9,6% di intensive e il 12,1% di ricoveri, e la Lombardia, 8,9% e 13,6%. È quanto emerge da monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. L’incidenza dei contagi continua ad aumentare in tutta Italia e per ora solo il Molise è classificato a rischio basso.
Il bollettino
Numeri che non si vedevano dalla scorsa primavera quelli comunicati oggi dal bollettino del ministero della Salute: i contagi Covid sono 20.497 e i morti 118 (contro i 79 di ieri). I ricoveri ordinari crescono di 150 unità, mentre è più lento l’aumento delle terapie intensive. L’unico dato in calo è il tasso di positività, che a fronte di 716.287 tamponi effettuati diminuisce di oltre un punto percentuale e torna sotto il 3%.
La campagna vaccinale
Sul fronte della campagna vaccinale sono ancora 6,1 milioni gli italiani senza la prima dose di vaccino. In particolare sono 1.289.003 nella fascia 40-49 anni e 1.097.620 nella fascia 50-59 anni. In percentuale comunque la fetta più ampia è tra i 12-19enni (oltre il 20%). Intanto il Commissario Francesco Paolo Figliuolo ha fissato i nuovi valori target di riferimento per le Regioni sul numero minimo di somministrazioni giornaliere che si ritiene auspicabile raggiungere. In particolare, per tutto il periodo che va dal 13 fino al prossimo 26 dicembre 2021, le Regioni dovranno somministrare almeno 6,3 milioni di dosi di vaccino. Il numero minimo giornaliero di vaccinazioni da raggiungere oscillerà nelle prossime settimane tra le 350 mila e le 500 mila.